Recensione
Raccontano le vicissitudini delle loro vite durante una cena, condividendo sapori, profumi e soprattutto le emozioni delle gioie e dei dolori di eventi protagonisti della memoria, in un alternarsi di flashback.
Le tre donne si lasciano con la promessa di fare insieme un viaggio nelle terre dell’Oman, ignare di cosa il destino avrà ancora in serbo per loro.
"Vite” è un romanzo che parla di amicizia, di amore e che trasmette un messaggio di forza quando la vita mette a dura prova.
Collabora con affermate riviste femminili come editor e autrice di racconti. Ha pubblicato in formato digitale i seguenti titoli per Rizzoli, collana Youfeel: Incontro veneziano, Mora selvatica, Tè nero, vaniglia e baci allo zenzero, La casa nel blu. Il suo ultimo romanzo è Emozioni a fuoco lento (Leggereditore). Ha partecipato alla Quinta Edizione del Premio Letterario “Dentro l’Amore” vincendo la sezione Romanzi inediti con questa opera.
Conosco Elisabetta Motta ormai da tanti anni e ho letto tutti i suoi libri così, quando mi ha proposto di leggere Vite, il suo ultimo romanzo, e di recensirlo ho accettato subito e più che volentieri.
Tra l’altro la sinossi di questo suo nuovo libro mi aveva incuriosita moltissimo.
Vite ci parla di Gloria, Sveva e Alma… tre donne ma soprattutto tre amiche messe a dura prova dalla vita, seppur per motivi diversi. Amiche fin dai tempi della scuola, a un certo punto prendono strade lavorative diverse e si allontanano, per poi ritrovarsi da adulte con la loro amicizia intatta e tanta voglia di raccontarsi.
Tutto prende il via da una cena organizzata da Gloria e dalla promessa di non allontanarsi mai più, promessa questa che le porterà ad organizzare un viaggio in Oman. Un viaggio che resterà sicuramente indimenticabile e che le metterà nuovamente a dura prova.
Quella che Elisabetta ha scritto è una storia che ci parla di amicizia, quella vera che resiste al tempo e alla lontananza!
Gloria, Sveva e Alma nel ritrovarsi dopo circa 30 anni, hanno infatti fin da subito la sensazione di non essersi mai allontanate ed è viva in loro la capacità di sostenersi e raccontarsi come se il tempo non fosse mai passato.
Questa è una storia di sofferenza e di rinascita che riguarda tutte e tre le amiche e che ci fa vedere come la vita sa essere contemporaneamente bellissima e devastante.
Tra le tre storie, quella che ho amato di più è quella di Alma, la sua è infatti veramente una storia di sofferenza e di rinascita.
E ho trovato bellissimo anche il personaggio di Alberto, il marito di Sveva. Non so quanti uomini si sarebbero comportati come lui, non tutti sono infatti capaci di perdonare totalmente.
Sveva è invece un personaggio che non ho apprezzato subito, ho impiegato un po’ ad entrare in sintonia con lei.
Mentre di Gloria ho apprezzato il coraggio del ricominciare a vivere e ad amare dopo i 50 anni.
La prima parte del libro l’ho trovata un po’ lenta, ma questo mi capita spesso quando ci sono più personaggi da conoscere contemporaneamente. Mi è invece piaciuta tanto la seconda parte del libro, quella in cui l’autrice ci fa immergere nel viaggio in Oman delle tre protagoniste.
Una caratteristica da sempre presente in Elisabetta Motta è la capacità di descrivere i luoghi di cui ci parla e questa sua caratteristica è presente anche in questo libro. Nel leggere sembrava di vedere le ambientazioni del libro. E sono anche le descrizioni dei meravigliosi paesaggi dell’Oman che mi hanno fatto molto apprezzare la seconda parte del libro più della prima, questo in aggiunta al fatto che la storia è diventata più avvincente e più movimentata.
“Sveva uscì dalla tenda. La sabbia era ancora fredda, ma non troppo; il vento proveniente dall’oceano, piacevole sulla sua pelle. Le dune cambiavano repentinamente colore, mano a mano che il sole si alzava. E lì, in mezzo a quella verità , lei si sentì microscopica, ma le sembrò quasi di toccare il cielo con un dito. Una sensazione magica che la fece sentire grata di esistere.”
Io ovviamente vi consiglio di leggere questo libro, soprattutto se amate le storie corali portatrici di un messaggio positivo sulla vita, sull’amore e sull’amicizia, che è poi anche una tra le più belle forme di amore!
Rossella
Vite di Elisabetta Motta
Care Cercatrici, oggi Ross ci racconta di "Vite"di Elisabetta Motta, edito da Edizioni Convalle.
Titolo: Vite
Autore: Elisabetta Motta
Editore: Edizioni Convalle
Genere: Narrativa
Data di uscita: 15 maggio 2020
Pagine: 188 (sul file pdf)
Costo: 13,00 euro Cartaceo
Link order: https://amzn.to/2ZcnWX4
Gloria, Alma e Sveva sono tre amiche, compagne di studi universitari, che si ritrovano dopo trent’anni.Raccontano le vicissitudini delle loro vite durante una cena, condividendo sapori, profumi e soprattutto le emozioni delle gioie e dei dolori di eventi protagonisti della memoria, in un alternarsi di flashback.
Le tre donne si lasciano con la promessa di fare insieme un viaggio nelle terre dell’Oman, ignare di cosa il destino avrà ancora in serbo per loro.
"Vite” è un romanzo che parla di amicizia, di amore e che trasmette un messaggio di forza quando la vita mette a dura prova.
Biografia
Elisabetta Motta è nata a Catanzaro ma vive a Roma da molti anni. È traduttrice dall’inglese e dal francese, e autrice di Romance. Ha tradotto e curato in prima edizione italiana l’opera di H.G. Wells, “Fiamma viva”.Collabora con affermate riviste femminili come editor e autrice di racconti. Ha pubblicato in formato digitale i seguenti titoli per Rizzoli, collana Youfeel: Incontro veneziano, Mora selvatica, Tè nero, vaniglia e baci allo zenzero, La casa nel blu. Il suo ultimo romanzo è Emozioni a fuoco lento (Leggereditore). Ha partecipato alla Quinta Edizione del Premio Letterario “Dentro l’Amore” vincendo la sezione Romanzi inediti con questa opera.
Conosco Elisabetta Motta ormai da tanti anni e ho letto tutti i suoi libri così, quando mi ha proposto di leggere Vite, il suo ultimo romanzo, e di recensirlo ho accettato subito e più che volentieri.
Tra l’altro la sinossi di questo suo nuovo libro mi aveva incuriosita moltissimo.
Vite ci parla di Gloria, Sveva e Alma… tre donne ma soprattutto tre amiche messe a dura prova dalla vita, seppur per motivi diversi. Amiche fin dai tempi della scuola, a un certo punto prendono strade lavorative diverse e si allontanano, per poi ritrovarsi da adulte con la loro amicizia intatta e tanta voglia di raccontarsi.
Tutto prende il via da una cena organizzata da Gloria e dalla promessa di non allontanarsi mai più, promessa questa che le porterà ad organizzare un viaggio in Oman. Un viaggio che resterà sicuramente indimenticabile e che le metterà nuovamente a dura prova.
Quella che Elisabetta ha scritto è una storia che ci parla di amicizia, quella vera che resiste al tempo e alla lontananza!
Gloria, Sveva e Alma nel ritrovarsi dopo circa 30 anni, hanno infatti fin da subito la sensazione di non essersi mai allontanate ed è viva in loro la capacità di sostenersi e raccontarsi come se il tempo non fosse mai passato.
Questa è una storia di sofferenza e di rinascita che riguarda tutte e tre le amiche e che ci fa vedere come la vita sa essere contemporaneamente bellissima e devastante.
Tra le tre storie, quella che ho amato di più è quella di Alma, la sua è infatti veramente una storia di sofferenza e di rinascita.
E ho trovato bellissimo anche il personaggio di Alberto, il marito di Sveva. Non so quanti uomini si sarebbero comportati come lui, non tutti sono infatti capaci di perdonare totalmente.
Sveva è invece un personaggio che non ho apprezzato subito, ho impiegato un po’ ad entrare in sintonia con lei.
Mentre di Gloria ho apprezzato il coraggio del ricominciare a vivere e ad amare dopo i 50 anni.
La prima parte del libro l’ho trovata un po’ lenta, ma questo mi capita spesso quando ci sono più personaggi da conoscere contemporaneamente. Mi è invece piaciuta tanto la seconda parte del libro, quella in cui l’autrice ci fa immergere nel viaggio in Oman delle tre protagoniste.
Una caratteristica da sempre presente in Elisabetta Motta è la capacità di descrivere i luoghi di cui ci parla e questa sua caratteristica è presente anche in questo libro. Nel leggere sembrava di vedere le ambientazioni del libro. E sono anche le descrizioni dei meravigliosi paesaggi dell’Oman che mi hanno fatto molto apprezzare la seconda parte del libro più della prima, questo in aggiunta al fatto che la storia è diventata più avvincente e più movimentata.
“Sveva uscì dalla tenda. La sabbia era ancora fredda, ma non troppo; il vento proveniente dall’oceano, piacevole sulla sua pelle. Le dune cambiavano repentinamente colore, mano a mano che il sole si alzava. E lì, in mezzo a quella verità , lei si sentì microscopica, ma le sembrò quasi di toccare il cielo con un dito. Una sensazione magica che la fece sentire grata di esistere.”
Io ovviamente vi consiglio di leggere questo libro, soprattutto se amate le storie corali portatrici di un messaggio positivo sulla vita, sull’amore e sull’amicizia, che è poi anche una tra le più belle forme di amore!
Rossella
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