Recensione
La prima volta che l’ho vista, ho perso la testa per lei. La guardavo sorridere e volevo essere come lei, amare la vita quel modo viscerale che le riusciva bene. Ho abbassato le difese e l’ho fatta entrare, promettendole protezione dalle sue paure e da un mondo bastardo come il mio. Ma sono un ufficiale dell’Aeronautica degli Stati Uniti, incarno tutto ciò che lei odia e da cui fugge e sono troppo incasinato per meritarmi qualcosa di così bello. Ne ho la conferma quando la mia vita viene sconvolta in Afghanistan e io rimango bloccato laggiù, trascinandola con me sul fondo. Ma lei è la sola cosa in cui credo, tutto ciò che riesco a vedere e per cui vale la pena di lottare. E io voglio proteggerla, anche se sono io quello da cui dovrebbe stare alla larga.
Lei è perfetta.
Io sono un disastro.
Insieme siamo la cosa più giusta che mi sia mai successa e non voglio rinunciarci.
In fondo, lo so, non lo vuole nemmeno lei.
Alessia Iorio mi aveva conquistata con il precedente romanzo "Imperfetti" dello stesso genere, grazie al suo stile diretto e pulito.
La storia di Sofia e Cameron inizia con un incontro grazie all’intervento dell’ufficiale in sua difesa per impedire un’aggressione, e da allora non riescono più a separarsi. Il loro amore è irrazionale e divampa in poco tempo rimanendo legati nel dolore.
Pensi di sapere chi sei, quello che vuoi e dove stai andando, poi incontri la persona giusta e il tuo mondo si ferma, rivaluti le priorità e inizi a dubitare delle tue decisioni.
Volevo di più.
Cameron vive nel limbo del dolore da quando è tornato dall’Iraq che lo ha segnato nel profondo e ne porta i segni. Sofia invece dopo essersi trasferita lontana dalla sua famiglia, vive con i sensi di colpa e di inadeguatezza per non essere riuscita ad accettare la vita militare che il padre aveva scelto per lei. Ma l’amore, quello vero, irrazionale, forte e viscerale, porta su strade che non pensavamo di poter percorrere.
«Non trovi che tutto questo sia folle?»
«Credo che sia una delle cose più folli che mi siano mai successe, ma mi piace.»
«A me piaci tu».
Sofia è una protagonista forte, in grado di far emergere la sua parte predominante e ipocrita perché accetta di stare con un uomo che muove i fili del suo destino proprio come aveva fatto suo padre, ma scinde l’amore dal suo lavoro. Sceglie di rimanergli accanto anche quando tutto sembra crollare. Tentare di sfondare la porta d’accesso nell’anima di Cameron è azzardato, ma per quanto tempo ancora riuscirà a perdonare?
Il Cameron prima dell’Afghanistan e il Cameron del dopo erano la stessa persona. La guerra mi aveva reso un uomo molto più di quello che la vita aveva fatto fino a prima e mi aveva fatto capire per chi valesse la pena lottare ferocemente, di non abbassare la guardia.
Il romanzo è narrato da entrambi i pov dei protagonisti. Non è il conflitto sentimentale che affronta questa storia, ma il senso di colpa di aver infranto la sincerità nei confronti della persona amata, il senso di colpa che incombe tra le pagine nei confronti di chi non è sopravvissuto, e poi c’è il bisogno di provare ancora una volta.
Questa storia parla di guerra e dolore.
Di legami e amicizia. A volte la vita sembra accanirsi su chi sembra più forte, ma la battaglia più dura che un uomo possa affrontare è di salvare se stesso.
Rimango in attesa del secondo volume conclusivo della storia di Cam e Sofia e nel frattempo vi consiglio la lettura di questo capitolo dove sentimenti ed emozioni sono gli indiscussi protagonisti.
Buona lettura e a presto Chicca.
Con un battito di ciglia (Columbia Series #1) di Alessia Iorio
Care lettrici oggi vi parlo di Con un battito di ciglia primo volume della serie Columbia di Alessia Iorio pubblicato in self publishing
Titolo: Con un battito di ciglia
Autore: Alessia Iorio
Editore: self publishing
Genere: Romance Contemporary
Categoria: Military romance
Data pubblicazione: 4 settembre 2020
Link order: https://amzn.to/35fmvKA
La prima volta che l’ho incontrato sapevo esattamente quello che non volevo. Una vita a subire le scelte di mio padre mi ha costretta a crescere in fretta e a creare una lista delle cose da evitare. In cima ci sono sempre stati i militari, le divise e la violenza. Poi una sera ho incontrato Cameron in un parcheggio di una bettola di periferia, mi ha salvata da un’aggressione e i suoi occhi sono diventati la sola cosa a cui io riesca a pensare. Ho abbassato le difese e ho fatto uno strappo alla regola, ho accettato la sua divisa, il suo cuore incasinato e ho firmato la mia condanna. Sono diventata donna, adulta. Lui è tutto quello che non voglio, tutto quello che mi fa paura e da cui non riesco a stare lontana. La mia unica debolezza. La prima volta che l’ho vista, ho perso la testa per lei. La guardavo sorridere e volevo essere come lei, amare la vita quel modo viscerale che le riusciva bene. Ho abbassato le difese e l’ho fatta entrare, promettendole protezione dalle sue paure e da un mondo bastardo come il mio. Ma sono un ufficiale dell’Aeronautica degli Stati Uniti, incarno tutto ciò che lei odia e da cui fugge e sono troppo incasinato per meritarmi qualcosa di così bello. Ne ho la conferma quando la mia vita viene sconvolta in Afghanistan e io rimango bloccato laggiù, trascinandola con me sul fondo. Ma lei è la sola cosa in cui credo, tutto ciò che riesco a vedere e per cui vale la pena di lottare. E io voglio proteggerla, anche se sono io quello da cui dovrebbe stare alla larga.
Lei è perfetta.
Io sono un disastro.
Insieme siamo la cosa più giusta che mi sia mai successa e non voglio rinunciarci.
In fondo, lo so, non lo vuole nemmeno lei.
Alessia Iorio mi aveva conquistata con il precedente romanzo "Imperfetti" dello stesso genere, grazie al suo stile diretto e pulito.
La storia di Sofia e Cameron inizia con un incontro grazie all’intervento dell’ufficiale in sua difesa per impedire un’aggressione, e da allora non riescono più a separarsi. Il loro amore è irrazionale e divampa in poco tempo rimanendo legati nel dolore.
Pensi di sapere chi sei, quello che vuoi e dove stai andando, poi incontri la persona giusta e il tuo mondo si ferma, rivaluti le priorità e inizi a dubitare delle tue decisioni.
Volevo di più.
Cameron vive nel limbo del dolore da quando è tornato dall’Iraq che lo ha segnato nel profondo e ne porta i segni. Sofia invece dopo essersi trasferita lontana dalla sua famiglia, vive con i sensi di colpa e di inadeguatezza per non essere riuscita ad accettare la vita militare che il padre aveva scelto per lei. Ma l’amore, quello vero, irrazionale, forte e viscerale, porta su strade che non pensavamo di poter percorrere.
«Non trovi che tutto questo sia folle?»
«Credo che sia una delle cose più folli che mi siano mai successe, ma mi piace.»
«A me piaci tu».
Sofia è una protagonista forte, in grado di far emergere la sua parte predominante e ipocrita perché accetta di stare con un uomo che muove i fili del suo destino proprio come aveva fatto suo padre, ma scinde l’amore dal suo lavoro. Sceglie di rimanergli accanto anche quando tutto sembra crollare. Tentare di sfondare la porta d’accesso nell’anima di Cameron è azzardato, ma per quanto tempo ancora riuscirà a perdonare?
Il Cameron prima dell’Afghanistan e il Cameron del dopo erano la stessa persona. La guerra mi aveva reso un uomo molto più di quello che la vita aveva fatto fino a prima e mi aveva fatto capire per chi valesse la pena lottare ferocemente, di non abbassare la guardia.
Il romanzo è narrato da entrambi i pov dei protagonisti. Non è il conflitto sentimentale che affronta questa storia, ma il senso di colpa di aver infranto la sincerità nei confronti della persona amata, il senso di colpa che incombe tra le pagine nei confronti di chi non è sopravvissuto, e poi c’è il bisogno di provare ancora una volta.
Questa storia parla di guerra e dolore.
Di legami e amicizia. A volte la vita sembra accanirsi su chi sembra più forte, ma la battaglia più dura che un uomo possa affrontare è di salvare se stesso.
Rimango in attesa del secondo volume conclusivo della storia di Cam e Sofia e nel frattempo vi consiglio la lettura di questo capitolo dove sentimenti ed emozioni sono gli indiscussi protagonisti.
Buona lettura e a presto Chicca.
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