Recensione

Schegge di vetro di Irene Catocci

settembre 30, 2020 Virgy 0 Comments

Con un giorno di anticipo grazie alla Word Edizioni è uscito Schegge di vetro, la riedizione rivista e ampliata di Filo spinato che pubblicò in self di Irene Catocci.
Titolo: Shegge di vetro 
Autore: Irene Catocci 
Editore: Word Edizioni
Genere: Romance 
Categoria: Forbidden/Friends to lovers 
Data pubblicazione: 30 settembre 2020
I segreti possono distruggere la vita. Lo sanno bene Livia e Anita, madre e figlia. La prima accompagnata da una intima sofferenza che si porta dietro dall’adolescenza, la seconda fragile e insicura, alla disperata ricerca dell’affetto che le è mancato per tutta la vita. Un equilibrio precario il loro, che crolla definitivamente quando, attraverso i diari di Livia, Anita scopre un segreto inconfessabile, tenuto nascosto per anni: non è la figlia legittima di quello che ha sempre creduto suo padre, ma frutto di un amore tossico come il più letale dei veleni. Due donne alle prese con i propri tormenti: Anita e l’amore per il suo migliore amico Nicola; Livia, succube di un sentimento deviato e con un cuore fragile come vetro, frantumato sotto il peso delle bugie. Un libro intenso, tra segreti inconfessabili e le inevitabili conseguenze a cui si va incontro quando la verità, scomoda, dannata e proibita, viene a galla.
Livia e Anita raccontano la storia nella storia. Due storie d’amore che si intrecciano dando luce a un romanzo intenso, proibito, difficile, ma capace di appassionarti e renderti partecipe ai sentimenti contrastanti che scaturiscono da questi personaggi.
Anita è una giovane artista con un talento unico nella pittura. Sulla tela il pennello crea la sua arte dando luce e anima all’inanimato e nonostante sia affetta al daltonismo, riesce a miscelare le sensazioni e i colori in tutt’uno dando vita ad un mondo visto con i suoi occhi. Nonostante sia affetta da questa anomalia visiva che altera la percezione dei colori, Anita riconosce il rosso dei capelli del suo migliore amico Nicola. Il loro rapporto prenderà un’altra piega nel momento in cui i sentimenti nascosti verranno alla luce in un susseguirsi di passione e desiderio e concretizzando un rapporto che non è solo amicizia, ma la comprensione e la speranza di un futuro diverso.

«Non sono un’illusione, sono qui e non vado da nessuna parte.»

Quando raggiungi l’apice della felicità sappiamo bene che arriva quasi sempre la contrapposizione a spezzare l’armonia del momento come accade per Anita quando un giorno la madre Livia, decide di consegnarle i diari della sua vita.

Non deve essere stato facile scrivere questa storia per l’autrice, ho provato sentimenti logoranti nel leggere le pagine della storia di Livia ed Enea. La carta racconta un passato doloroso, un amore primordiale, un segreto inconfessabile che spezza l’equilibrio precario e mette tutto in discussione.

... mi ritrovo senza aria nei polmoni e l’unica cosa che posso fare è dipingere, per cercare tra le ombre l’equilibrio che mi hai portato via.

La narrazione unisce due storie, due vite che danno luce a un destino diviso tra verità e menzogna. C’è la consapevolezza di aver vissuto una vita di bugie, un desiderio proibito ma puro come la prima neve invernale. Livia racconta la loro storia dando corpo e anima sulla tela, l’unico potere per assolvere quei segreti di una verità terribile e inconfessabile.
Ho provato solitudine e malinconica, mi sono sentite protagonista delle pennellate di Anita dopo la fine della lettura dei diari. Hanno scaturito in scorci di vita come Van Gogh con la sua follia che esplodeva con rabbia come una ferita sulla tela vergine dando vita ai volti che non avrebbe più rivisto, creando colori e armonia. Non ho cercato spiegazioni, ho aperto la mente e ho compreso la pienezza dei sentimenti dei personaggi ben costruiti da farti sentire parte di loro.

Burattini di un folle destino che si è preso gioco di loro inscenando un macabro teatrino di dolore e tanto amore che solo leggendo potrete capire quanto può essere vulnerabile la verità.

Il sentimento grande quanto maledetto, ha scaturito forti emozioni su di me e anche se il tema trattato è scottante, l’autrice lo ha affrontato con delicatezza e rispetto.

Schegge di vetro è un romanzo struggente dove il filo conduttore è l’amore puro, le seconde possibilità e il perdono.

Nella vita ci sono voragini che non si possono colmare nonostante l’amore, che gli abissi dell’anima sapevano essere più profondi e, a volte, di gran lunga superiori alla forza di volontà.

Buona lettura Cercatrici e a presto Chicca. 

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