Recensione
Amo la mia vita di Sophie Kinsella
Titolo: Amo la mia vita
Autore: Sophie Kinsella
Editore: Mondadori
Genere: chick lit
Prezzo: 9,99€
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2020
Ava vive a Londra, ha tre amiche del cuore e un compagno speciale, il suo beagle Harold, un cane molto vivace e disubbidiente che ne combina di tutti i colori.
Non ha ancora trovato l'anima gemella e, dopo una lunga serie di incontri a dir poco insoddisfacenti, capisce che la ricerca di un partner online non fa per lei.
Ava ha in mente mille progetti per la sua vita, le piace "ampliare i suoi orizzonti" anche se in realtà non sa quale strada prendere. Di fatto si guadagna da vivere scrivendo i bugiardini dei farmaci, è iscritta a un corso di aromaterapia e ha iniziato un suo romanzo, però non è molto ispirata. Decide perciò di partecipare a un corso di scrittura in Puglia dove conosce un uomo bello e misterioso da cui è irresistibilmente attratta. Tra i due scocca la scintilla, ma decidono di non chiedersi nulla delle loro rispettive vite, nome compreso.
Alla fine di questa romantica avventura scoprono con gioia di essere entrambi diretti a Londra e cominciano a frequentarsi, ed è così che hanno inizio le sorprese…
Ava avrà trovato l'uomo giusto o è solo un abbaglio?
Amo la mia vita è una commedia romantica che fa ridere e sorridere, in cui Sophie Kinsella affronta il tema delle false aspettative e dei compromessi necessari in amore.
Perché chi hai davvero di fronte non è mai come pensavi fosse e soprattutto come lo volevi tu.
La Kinsella è nella rosa di quelle autrici che io amo senza se e senza ma. Aspetto con trepidazione ogni sua uscita, perché è una delle poche autrici straniere in grado di farmi ridere leggendo. E' lei che mi ha fatto appassionare al genere chick lit. E' dopo di lei che ho cercato altri libri di questo genere, restando sempre delusa perché non ci trovavo mai questa ironia e profondita al tempo stesso che caratterizza i suoi scritti.
La leggo a scatola chiusa perché a volte le trame non mi ispirano abbastanza per leggerla e non voglio essere influenzata assolutamente.
Amo la mia vita è stata una strana lettura. Appena ho sfogliato le pagine ci ho ritrovato lo stile che amo, nel tema mi ci sono anche rispecchiata, visto che si inizia con la scrittura.
E poi all'improvviso mi sono come persa. Non ve la so spiegare questa sensazione, ma ho cominciato a rallentare la lettura, mi sembrava quasi di non riconoscerla completamente. Mi trovavo a ridere qua e là , perché quello vi garantisco non mancherà visto che oltre ad Ava e Matt, abbiamo un terzo protagonista particolarmente sveglio e ingombrante che ci mette del suo a incasinare la situazione. Harold si è preso tutte le mie risate e persino le mie lacrime... è sì, mi sono sfuggite delle lacrime pure in un chick lit e non erano lacrime per il troppo ridere.
Comunque inizialmente ho avuto questa battuta d'arresto molto probabilmente dipesa dal fatto piuttosto insolito che al centro di questo libro non c'è solo Ava con i suoi casini, come succede nei libri della Kinsella... qui il protagonista del romanzo è l'amore, per cui la coppia diventa centrale. E fin da subito Matt ha un peso ingombrante nella vicenda. E almeno inizialmente i suoi sprazzi di vita alternati a momenti di black out non erano in grado di affascinarmi, mi chiedevo il perché dell'ostinazione di Ava nei suoi confronti... ma niente, sbagliavo semplicemente approccio al romanzo, perché l'autrice ci offre spunti ben più grandi.
Ci pone di fronte a come scatta l'alchimia fra le persone, a cosa cerchiamo nel partener, come lo cerchiamo questo compagno della vita. Ci mostra due approcci, quello del fidarsi dell'istinto e viversi giorno dopo giorno senza conoscere niente del passato...
Lo amo. Non so niente di quest'uomo. Né la sua età , né che lavoro fa, neanche come si chiama. Ma lo amo.
e quello di mettere paletti su paletti per affinare la ricerca.
Ci porta a vedere come in realtà non esiste mai un modo di amarsi scevro da incomprensioni, ma i nostri pregiudizi sono sempre pronti a scattare e a farci vedere sbagliata la vita dell'altro, le scelte dell'altro.
E' un libro che mi ha fatto tanto riflettere, che da un cerco punto in poi non sono più riuscita a posare, ma ho continuato a sfogliare pagine in modo maniacale, sperando di non arrivare mai alla fine perchè poi mi è scappata un'empatia assurda non solo con i protagonisti, ma anche con il gruppo nutrito di amici.
E alla fine questo romanzo l'ho solo amato, si può soltanto amare qualcosa che riesce a farti ridere, piangere e riflettere e ti lascia con la voglia di rileggerlo perché ora hai capito il senso e l'impronta che voleva metterci l'autrice.
Non voglio svelarvi nulla perché la lettura ve la dovete gustare con i vostri occhi e cogliere le vostre emozioni. Io posso solo dirvi che mi sono rispecchiata più volte in Ava, tante finestre da spalancare che mai riusciva a chiudere per inseguire sogni nuovi... mai niente da portare a termine e invece quando riesci a scrivere la parola fine si ha un senso di completezza inaudito.
Fabiana
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