Recensione

La distanza che ci separa Monique Scisci

dicembre 14, 2020 Sabrina Q. 0 Comments


Care Cercatrici, dopo il grande successo con la trilogia che ha visto protagonisti Mads e Jos in "Chiudi gli occhi"; Monique è ritornata con un'altra storia molto forte: La distanza che ci separa.
Titolo: La distanza che ci separa
Autore: Monique Scisci
Editore: Newton Compton editori
Genere: Romance Contemporary
Pagine: 416
Costo: 0,99
Un sentimento corrotto dal male
Due cuori tenaci persi in un labirinto di inganni
Keegan e Isabelle sono entrambi vittime degli abusi subiti nell’orfanotrofio di Abbeville, in Louisiana. Nel tempo il legame tra i due ragazzi si è trasformato in un sentimento profondo e quando lei viene adottata da una famiglia abbiente, per Keegan sembra giunta la fine di un’epoca e il suo cuore inizia a inaridirsi.
Trascorrono vent’anni senza che nessuno dei due sappia nulla l’uno dell’altra. Isabelle ottiene ottimi risultati sul lavoro grazie al suo innato istinto investigativo, ma nella vita privata sceglie sempre uomini sbagliati. Mentre Keegan, che ha seguito la via del crimine ed è entrato nel narcotraffico messicano, salta da una donna all’altra e considera il sesso la sua unica valvola di sfogo.
Quando gli viene affidato l’incarico di uccidere a sangue freddo un agente dell’FBI, Keegan non se lo fa ripetere e parte per Arlington insieme ai suoi uomini.
Isabelle, nel frattempo, viene richiamata a Quantico per unirsi alla task force messa in piedi dalla DEA per sconfiggere il cartello di El Mante.
Giunto in Virginia, Keegan individua il suo obiettivo e dopo un pedinamento serrato è pronto a portare a termine il lavoro. Ma qualcosa va storto. La persona che ha di fronte altri non è che Isabelle, la sua Isabelle, e il mondo gli crolla addosso. Il sentimento riaffiora nei loro cuori con prepotenza. Dopo anni trascorsi a cercarsi invano, sono finalmente insieme, ma dalla parte opposta della barricata. Lei, combattiva e dotata di un forte senso di giustizia. Lui, ribelle, spietato e dedito a trasgredire tutte le regole. Sapranno trovare il coraggio di vivere liberamente il loro amore così come si erano promessi?
Un romanzo che mi ha colpito, soprattutto per tutto quello che han dovuto passare i due protagonisti nella fase adolescenziale, e non solo, prima di ritrovarsi. Devo essere onesta e dire che avrei preferito un finale differente. Un finale di quelli che ti strappano una lacrima, che ti scaldano il cuore per tutto il dolore che hanno dovuto subire, ma poi a mente fredda ho metabolizzato e ho capito che il finale come lo volevo io non avrebbe rispecchiato per nulla i caratteri e le vicissitudini che ha dovuto affrontare la nostra coppia di protagonisti.
Come sempre l'autrice sa catturarci fin dalla prima battuta. Le ambientazioni, i protagonisti, il linguaggio è tutto studiato fin nei più piccoli particolari.
I flashback sono creati ad hoc per catapultare il lettore nel passato doloroso dei due ragazzi, in quei luoghi lugubri, dove l'odore di umidità,di stantìo l'hanno fatta da padrone. Dove si sono promessi l'amore per tutta la vita. Dove si sono persi e mai più ritrovati fino a quando per un beffardo gioco del destino si ritrovano faccia a faccia, ma alle due barricate opposte.
Entrambi i protagonisti hanno dei caratteri forti, sono delle persone temprate sia nell'animo e nel corpo. Lo si vede da come si approcciano verso gli altri, dal loro senso di giustizia, dal loro senso di appartenenza ad una o all'altra fazione.
Il cartello messicano e l'FBI. Chi è il male in questa storia? Davvero chi perpetua il bene è davvero buono?
Qui è tutto e il contrario di tutto. Un susseguirsi di azioni tiene il lettore incollato a questa storia adrenalinica fino all'ultima pagina.

"Siamo finiti per diventare come Romeo e Giulietta: apparteniamo a due fazioni contrapposte, in guerra fra loro, siamo vittime di un passato burrascoso e delle scelte altrui."
Quando tutto ormai sembra sia perso e pensi " e che cavolo non può finire così!"..... ecco la ciliegina sulla torta.

E' stata abile l'autrice a far intendere al lettore che la storia potesse evolvere in un modo e poi a farci vedere che non era proprio come pensavamo.
Mi è piaciuto molto come abbia saputo modulare il tempo narrativo nella storia, alternando sequenze lente e veloci, adrenaliniche e di riflessione e a mettere su carta i sentimenti e le emozioni che da sempre hanno legato queste due persone.

Il mio giudizio è assolutamente positivo, e sinceramente ci vedrei bene anche un sequel.
Monique non mi deludere. ;-)

Sabrina

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