Recensione,

Tutto a posto tranne l'amore di Anna Premoli

febbraio 09, 2021 Aurelia 0 Comments


Oggi partecipiamo alla tappa del Review Tour del romanzo Tutto a posto tranne l'amore, scritto da Anna Premoli edito Newton Compton Editori.
Titolo: Tutto a posto tranne l'amore 
Autrice: Anna Premoli
Editore: Newton Compton Editori 
Genere: Romance
Pagine: 290
Costo: Ebook € 5.99 Cartaceo € 11.40
Uscita: 8 Febbraio 2021
Numero 1 nelle classifiche italiane
Un’autrice da oltre 900.000 copie
Ludovico Paravicini è decisamente prevenuto in fatto di donne, ma chi non lo sarebbe, al posto suo? L’epilogo del suo grande amore è stato infatti davvero infelice. In una parola: divorzio. E per giunta non è stato nemmeno amichevole: Ginevra, la sua ex moglie, anni fa ha fatto armi e bagagli e preteso da lui un lauto assegno di mantenimento, autorizzandolo a pensare il peggio di lei. E adesso Ludovico sarebbe ben lieto di continuare a nutrire questa convinzione. Ma all’improvviso Ginevra ricompare e sembra molto determinata a fargli cambiare idea. A volte capita che le persone che si pensa di conoscere meglio riservino delle sorprese assolutamente imprevedibili. E non è detto che queste sorprese siano negative…La nuova brillante e romantica commedia della regina del rosa italiano
Oltre 900.000 copie
Oltre 400 settimane in classifica
Vincitrice del Premio Bancarella

Hanno scritto di lei:
«Tutti hanno un loro supereroe, alcuni hanno Superman, altri Wonder Woman, altri ancora Cristiano Ronaldo, il mio è Anna Premoli.»
Federica Bosco
«Divertente.»
Valeria Parrella
«Anna Premoli è capace di tuffare il genere del rosa nazionale in suggestioni internazionali e ben piantate nello spirito del nostro tempo.»
La Repubblica
«Una delle penne più amate del romance italiano.»
D Repubblica
Ludovico Paravicini è agli antipodi dei consueti personaggi maschili che leggiamo spesso. È proprio l'antitesi se vogliamo dirla con precisione. Dopo il matrimonio naufragato, si ritrova a vivere da solo, con un assegno di mantenimento da versare ogni mese, e un'idea pessima della sua ex moglie.
Razionalmente mi rendo benissimo conto che non tutte le relazioni siano destinate a fallire, che non tutte le mogli siano sanguisughe senza cuore capaci di mollarti per il primo che passa, ma un conto è la razionalità e ben altro è il sentimento, purtroppo. Io sono il primo a dispiacermi di essere ancora con i piedi nel fango della rabbia. Se c’è rabbia, vuol dire che non si ha voltato pagina. Almeno, non del tutto.
Il lavoro e i suoi amici sono la quotidianità; la domenica il pranzo con la Signora Madre, che ha una lingua tagliente e rifila broccoletti lessi come se stesse mettendo in tavola un'aragosta. Non vi dico gli scoppi di risa nel momento del pranzo tra la signora madre e il figlio.
La vita di Ludovico scorre su binari troppo perfetti, lavoro, lavoro e ancora lavoro. Nessun contrattempo, tutto è basato su una tabella di marcia fin troppo precisa.
L'essere umano, quello che si mette in discussione, poco per volta ripercorre il bello e il brutto che durante la vita ha vissuto, conducendolo verso prese di coscienza in cui fa ammenda soprattutto degli errori commessi.
In effetti la constatazione è corretta. Forse dovremmo tutti riflettere su quanto male possano farci certe scelte. Ci sono decisioni che uno si ritrova poi a pagare per un lungo, lunghissimo periodo di tempo…Forse non sono un uomo da buone maniere, nonostante quello che ho sempre pensato.
A mano a mano che mi sono addentrata nelle pagine ho scorto delle falle in Ludovico, falle che il protagonista non voleva accettare. E Ginevra? L'ex moglie, ne parliamo? Beh neanche lei ha suscitato la mia simpatia all'inizio, e qui subentra sempre la frase: aspttiamo di addentrarci nel romanzo.
L’essere umano vive di ricordi, e i ricordi si nutrono tra le altre cose di sensazioni olfattive: il fatto che io sia ancora in grado di riconoscere il suo profumo innesca una cascata di emozioni a cui non sono preparata. È una battaglia interiore difficile; non so se scacciare immediatamente la memoria o se invece cullarla per un attimo, lasciandomi andare, per una volta. Se solo le debolezze non si pagassero così care al mercato dell’amor proprio…
Eh si caro lettore, addentrandomi nel romanzo ho trovato davvero tanto, nessun messaggio subliminale sia chiaro, ma semplicemente la pura e semplice verità che la vita, la pandemia, ci ha messo davanti.
Eh sì, saranno anche mancate le abitudini, il lavoro, ciò che abitualmente si compiva prima che tutto accadesse. Ma lo smart working, le videochiamate, insomma siamo stati presi di peso e catapultati tra le quattro pareti di casa, togliendoci l'aria, i contatti umani, gli abbracci ma anche il semplice saluto, anche fare la spesa è diventata quasi un sacrificio, un po' per paura, un po' per le lunghe e interminabili file che necessitavano prima di entrare in un super; cosa che poi vedendola sotto altri aspetti si è rivelata davvero preziosa, perché anche cosi abbiamo avuto un minimo di avvicinamento fra persone. Chiacchiere dette per far passare il tempo, scambi, insomma un piccolo spiraglio. E chi invece è stato solo in casa? Chi l'ha vissuto sa cosa significa, la solitudine credo non solo abbia portato negatività, ma ha aiutato anche a pensare, a riflettere, dal nulla fino a pensieri più profondi sulla propria vita.
La fortuna non è stata solo di chi viveva in due o più persone in casa, ma anche di chi aveva un peloso a far compagnia, che sia stato un gatto o un cane o altro, era una figura che in qualche modo non ha fatto sentire completamente soli.
Perché dico questo? Perché le mie parole sono collegate non solo  al romanzo, ai protagonisti, ma anche a noi, che in un modo o nell'altro durante il primo lockdown abbiamo avuto modo di rivedere aspetti della nostra vita, soppesandoli, analizzandoli, girandoli e rigirandoli da qualunque angolatura, vedendo le falle che abbiamo creato con le nostre mani, e altre che si sono create inevitabilmente, rivendendo il mondo da una finestra che sia stata reale o da un apparecchio tecnologico.
Vi accingete a leggere una storia davvero bella, a tratti malinconica, dura, reale, dolcissima, che ha dell'incredibile. Tutto quello in cui si è creduto, alla fine, rivalutando scelte e atteggiamenti, portando alla luce sensazioni, emozioni che sembravano sepolte sotto strati di cemento, solo perché l'orgoglio ha deciso al posto del cuore.
Questa è una storia sulle seconde possibilità, che la vita offre nel momento in cui sai riconoscerle e le prendi al volo, per poter rimediare agli errori commessi, rivalutare l'importanza delle sorprese, dell'amore.
Quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati… Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.
Tutto tranne l'amore mi ha colpito particolarmente per l'introspezione che i personaggi, (che andando avanti nella storia mi sono piaciuti tantissimo) come nella realtà, deve affrontare per vivere, perché nei rapporti di coppia è semplice dire sopravvivo, resistere è la cosa più difficile. Resistere al mare in burrasca, alle onde troppo alte che sopraggiungono e ci trasportano in basso; risalire la corrente, stringere i denti e andare avanti, insieme, affrontando giorno dopo giorno tutto ciò che la vita ti pone davanti. È non ci sono favole e fiabe, unicorni e arcobaleni, l'amore, quello vero, reale, è un insieme di eventi, di quotidianità, di gioie e dolori, di vincite e battute d'arresto. Tutto sta nel prendersi la mano e camminare insieme.
Una storia romantica, vera, in cui l'amore anche se cerchi di sotterrarlo perché fa soffrire, lui sarà sempre li, per vivere e farsi sentire.
Forse è esattamente questo il segreto dell’improvvisazione,niente regole e zero aspettative . Possono nascere cose meravigliose quando non ci si aspetta nulla.
Complimenti ad Anna Premoli per la sua scrittura, per esser riuscita a tenermi in bilico su quel filo invisibile, per avermi fatto rivivere per certi versi un periodo storico che ricorderemo per sempre, pensando e ripensando agli errori che si commettono nei rapporti di coppia.
Aurelia




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