Recensione

Love in english di Maria E. Andreu

maggio 30, 2022 Licio 0 Comments


Care lettrici oggi vi parla di: Love in english di Maria E. Andreu edito da Harper Collins.
Titolo: Love in english
Autrice:  Maria E. Andreu
Editore: Harper Collins
Genere: young adult
Uscita: 26/05/22
Ana ha sedici anni e per lei, che scrive poesie, le parole hanno sempre avuto un fascino particolare. Ma da quando ha lasciato l’Argentina per trasferirsi con la famiglia nel New Jersey tutto le sembra tremendamente estraneo e distante dal suo mondo. Di colpo, anche esprimere ciò che prova è diventato difficile, e ha quasi la sensazione che quella nuova lingua, che non comprende e con cui si ritrova a combattere ogni giorno, la stia allontanando dalla sua identità. Solo quando incontra Neo, con il suo accento greco e il suo “glossario della felicità”, Ana si rende conto che conoscere una lingua significa molto più che saperla parlare. Significa raggiungere gli altri con la poesia del proprio cuore.

Un romanzo pieno di dolcezza e a tratti lirico che intreccia temi come l’immigrazione e l’identità culturale alla ricerca della propria voce quando la lingua che si parla non è quella natia.
Ice breakers? Rompighiaccio? Devo aver capito male. Non c’è ghiaccio nei paraggi. E comunque non sono sicura che vorrebbe che lo rompessimo.

Questo romanzo mi ha appassionata e incuriosita sin dalle  prime battute. L'ho praticamente divorato in pochissime ore perché ha saputo conquistarmi con un tema che sento molto vicino. No, non mi sono trasferita in un altro Stato come la protagonista, ma vivo fortemente il senso di mancanza di parole quando devo comunicare con qualcuno in un'altra lingua.

Lo so di essere fortunata. Lo so che c’è gente che sogna di venire in America. Lo so che c’è gente che muore dalla voglia di venire in America. Lo so che c’è gente che muore cercando di venire in America. Ma a volte non mi sento fortunata per niente.

Questo libro in modo chiaro, semplice ci racconta di queste difficoltà linguistiche, ma non solo ce le racconta in modo che siano calate nella vita di un adolescente alle prese con la prima vera cotta.

L’aria sembra essersi fermata, tutto rallenta. Il baccano della televisione si affievolisce. È un nuovo anno. Sono in un posto dove non mi aspettavo di essere, e sto guardando qualcuno che non mi aspettavo di guardare. Forse la vita è così: fatta di momenti che si presentano, non di quelli che cerchiamo di creare. 

Ho trovato le situazioni così azzeccate perché si sposavano perfettamente con certe caratteristiche della lingua inglese che io stessa avverto come scogli insormontabili da superare.
Un esempio fra tutte lei che cerca di parlare con il ragazzo che le piace e che ha difficoltà con la matematica, lui che le dice di non capire niente con i numeri e lei le fa l'esempio di non capire nulla con la lingua inglese. Lui di contro con capisce perché essendo madrelingua inglese non ha mai avvertito difficoltà e allora la nostra Ana semplicemente gli chiede come si dice A in inglese.
La risposta è semplice è EI, ma poi gli elencherà una marea infinita di parole in cui quella maledetta A si legge in mille modi diversi.
L'autrice gioca con la lingua, con queste difficoltà mentre ci racconta di come Ana si adatta a questo nuovo ambiente americano, alla scuola, alle nuove amicizie.
Molto carino poi è stato il modo in cui l'insegnante di Inglese per stranieri ha cercato di farli familiarizzare con la lingua, con gli infinite modi di dire che agli occhi di noi stranieri non hanno alcun senso.
Insomma Love in english è un romanzo che ci parla non solo di come si fa a pugni  per imparare le lingue e le difficoltà palesi nell'inserirsi in un nuovo tessuto sociale, ma ci racconta di scuola, famiglia, amore, differenze culturali in un mix davvero piacevole che vi garantisco avrei continuato a leggere ancora per molte altre pagine questa storia.

Cosa vuole da me, allora? Voti perfetti, che mi piaccia la materia che lui pensa sia la migliore, che mi attenga a regole antiche con i ragazzi, come se vivessimo nel Medioevo. E mi vuole americana ma non troppo americana, coraggiosa ma non troppo coraggiosa. Improvvisamente, sono io che mi metto a urlare. «Ãˆ quello che volevi tu!» grido. «“Niente spagnolo”, hai detto. “Impara a comportarti come un’americana”, hai detto! Volevi una figlia americana. Be’, adesso ce l’hai.»

Devo fare i complimenti all'autrice che è stata bravissima a intessere due lingue diverse inglese e spagnolo... è riuscita a farci capire l'incomprensibilità iniziale di Ana che era praticamente totale e lentamente assistiamo al suo modo di impadronirsi della logica di questa nuova lingua così diversa dalla sua. Vi lascio le sue parole che in maniera sintetica e perfetta racchiudono il senso del romanzo:

Questa è una storia sulla ricerca di se stessi, sul sentirsi esclusi, sulla preoccupazione di non essere all’altezza. Parla anche di come le persone che incontriamo e amiamo, e di cui abbiamo bisogno durante il nostro viaggio, rappresentino tutto. E questa è una cosa che travalica qualsiasi lingua e le abbraccia tutte. 

Lo comprerò quanto prima di carta perché è veramente particolare e merita il suo posto nella mia libreria.

Fabiana






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