Recensione

Patience di Serena Brucculeri

dicembre 16, 2022 Virgy 0 Comments


Cari lettori, oggi vi parlo di: Patience di Serena Brucculeri, edito da Darcy Edizioni.
Titolo: Patience
Autore: Serena Brucculeri
Editore: Darcy Edizioni
Genere: romance contemporaneo
Pagine: 450
Costo: 2,99€ - in offerta a 0.99€ in preorder e per primi giorni / 16€ cartaceo - disponibile su
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Data d’uscita: 15 dicembre
Link d’acquisto: https://amzn.to/3V87ArL
Patrick Walsh sa bene cos'è il dolore.
lo vive ogni giorno, lo respira, gli scorre nelle vene insieme al sangue, rendendolo più spento e solo. Ha perso tutto nel momento in cui, per un brutto gioco del destino, lei se n’è andata per sempre.
Da allora Patrick ha smarrito se stesso.
Costretto su una sedia a rotelle in seguito a un incidente, osserva le strade illuminate a festa del quartiere di Dublino in cui abita, spettatore assente di una vita che gli scorre davanti, ma che non è più la sua.
Un approccio che Anne Moran, la sua fisioterapista, non può condividere e farà di tutto per renderlo di nuovo protagonista di quella vita che ha rinnegato.


Il dolore è una bestia che ti logora dentro, ti annienta, ti distrugge, rendendoti uno schiavo asservito del dolore stesso. Lo sa bene Patrick, che vive rinchiuso in una casa buia, triste, costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente. Nulla cura il dolore della perdita, nulla può lenire il crudo senso di sconfitta, se non quei pochi attimi effimeri che un amico invisibile dona alla sua mente.
 
La mia casa non era più un posto a cui fare ritorno, era un triste museo di ricordi velato da ragnatele e penombra; un luogo dal quale tentavo sempre di fuggire perché il dolore cresceva ogni giorno di più, e io non ce la facevo a reggerlo oltre. Dicevano che il tempo avrebbe curato ogni male. Che magnanimo avrebbe lenito ogni ferita... Tuttavia non era così per me. Le mie cicatrici erano tanto profonde che non si potevano più rimarginare, e l’aria che respiravo le dilatava fino a renderle insopportabili.

Anne Moran è una dolcissima ragazza, una fisioterapista che troverà davanti a sé un paziente difficile, il più crudo, duro e apatico che nel suo trascorso lavorativo abbia mai avuto a che fare.
 
Quell’uomo era proprio un osso duro, ma aveva trovato pane per i suoi denti; che andasse a chiedere a chiunque di che determinazione ero capace: se mi mettevo in testa di portare a termine una cosa, non mi fermavo finché non avevo ottenuto ciò che volevo.

Anne è la gioia, la spensieratezza, la dolcezza, la delicatezza e la freschezza della brezza estiva.

Era scorbutico, intrattabile, comunque un bell’uomo. E io non riuscivo a non notare tale dettaglio, anche se uno come lui non lo avrei voluto nemmeno dipinto.

Patrick burbero, apatico, str0n7o

Odiosa, buffa e impertinente. Quella ragazza mi avrebbe fatto ammattire.

Anna ha tanti pregi compreso quello di non arrendersi mai davanti alle sfide, e Patrick per lei forse è la sfida più grande e importante.
Siamo davanti a una storia importante e delicata, dove il dolore, l'autodistruzione, che l'uomo è tanto bravo da infliggere a sé stesso, sono in primo piano.
C'è una lotta perpetua di sentimenti tanto da scegliere la corsa più veloce per poter scendere sempre più giù, affossarsi e annegare in uno stato comatoso di un dolore che non ha fine.
C'è un momento nell'essere umano in cui riesce ad accettare la perdita di una persona amata? Sinceramente non saprei, non ho vissuto lo stesso indescrivibile dolore di Patrick, ma l'ho sentito leggendolo, l'ho visto nei suoi crolli, nell'autodistruzione della solitudine e della dipendenza, quegli attimi di stordimento che restano solo effimeri, poiché quello stesso attimo mette solo a tacere il dolore, che poi ritorna perché in realtà è sempre lì.
Ci si trova spettatori silenziosi di piccoli cambiamenti, piccoli passi che lasciano il tempo a una boccata di ossigeno che fa respirare. C'è un lento decadere dell'essere umano e allo stesso una lenta, sofferta e  complicata risalita. Una risalita che ha un sapore fresco, una luce che illumina un cuore che forse riesce ancora a battere.

La vita è un mistero insondabile, sempre ricco di sorprese e imprevisti.

Ogni pagina è un vuoto dentro, impossibile non immedesimarsi in questa storia, ci sei dentro ad ogni sentimento che traspare, e vorresti davvero far parte delle parole, aiutare in qualunque modo, ma allo stesso tempo ci sono gli amici che sono un sostegno, una presenza costante, una mano amica.
Restare coerenti a situazioni e personaggi non credo sia stata cosa facile per Serena, così come non sarà stato facile affrontare tematiche importanti e delicate... e lo ha fatto benissimo tanto da restare rapiti da questa storia che ha un finale davvero bello ed emozionante!
La mia recensione è davvero riduttiva rispetto a quanto Patience contiene nelle sue pagine, attraverso quanto i protagonisti riescano a dire, quanto questa storia regali; Patrick e Anne e i coprotagonisti sono uno spartito di vita vera, una realtà che potrebbe essere la nostra.
Complimenti a Serena e alla Darcy Edizioni!

Aurelia 


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