Recensione,
L'astronauta e la star di Jen Comfort
Care lettrici oggi partecipiamo al review di L'astronauta e la star di Jen Comfort edito da Queen edizioni.
Titolo: L'astronauta e la star
Autrice: Jen Comfort
Editore: Queen edizioni
Genere: Romance Contemporaneo
Uscita: 4/12/23
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L’astronauta Regina “Reggie” Hayes sogna di essere la prima donna sulla luna, ed è tutto ciò che ha sempre voluto dalla vita. Ma dopo aver combinato un disastro con l’ufficio delle pubbliche relazioni, Reggie viene fatta fuori dalla lista per partire in missione sulla luna. Nel disperato tentativo di risollevare la sua reputazione con la NASA, accetta un incarico di tutt’altro tipo: addestrare un famoso attore di film d’azione di Hollywood che deve interpretare il ruolo dell’astronauta.
John Leo è un casanova. Con una sitcom fallita e un film d’azione trash chiamato “Space Dude” sulle spalle, il suo prossimo ruolo potrebbe essere decisivo nel dimostrare che è una vera star. Ma John non è soltanto muscoli e sorrisi favolosi, è anche un nerd, entusiasta del suo nuovo ruolo come astronauta… Finché non incontra la gelida Reggie.
Per quanto Reggie e John siano agli antipodi, l’attrazione reciproca è innegabile, e bastano poche settimane insieme per spingerli a cedere. John è deciso a convincere Reggie che il loro incontro è scritto nelle stelle, ma il futuro della ragazza è in realtà inciso nello spazio, mentre l’unica “stella” che possa mai essere John è una del cinema. Le probabilità che la loro storia abbia successo sono ben oltre ogni immaginazione.
Finché Reggie, ben soddisfatta del loro rapporto occasionale, non si troverà a dover fare i conti con la possibilità di poter perdere John per sempre.
Avevo tantissime aspettative su questo romanzo perché trattava di un tema insolito per il romance, o almeno non conosco altri libri in cui la protagonista è un'astronauta.
Reggie è l'antitesi della ragazza romantica e femminile, lei vive solo per la scienza e per essere la prima donna ad atterrare sulla luna.
Fa davvero a pugni con il suo lato sentimentale e soprattutto con le capacità sociali che sono quelle proprio dove è manchevole all'ennesima potenza. Non è tipa da sorrisi, da convenevoli di circostanza e tante altre manfrine. E direi che questo è uno degli aspetti che ho gradito perché è una protagonista davvero insolita e particolare.
Il libro si presenta come una commedia romantica e di spunti divertenti all'inizio ce ne sono anche tanti, se non fosse che la terza persona, per mio gusto soggettivo, mi toglie proprio l'immediatezza che serve per far passare l'ironia.
Di spunti ce ne stanno tanti perché al contrario John, da star di Hollywood, ha tutto quello che manca a Reggie, se non fosse che ha l'attenzione fluttuante e non riesce neppure a concentrarsi per leggere un copione.
Molto probabilmente è stata proprio la scelta di narrare la storia in terza persona che non mi ha fatto apprezzare totalmente il libro perché a tratti la narrazione risultava troppo veloce e affrettata con cambi di scena repentini quando mi sarebbe piaciuto più approfondire meglio altre questioni.
Senza dubbio la parte che ho apprezzato di più è stata quella dedicata alla ricostruzione dell'ambiente della Nasa, si vede che l'autrice si è tanto documentata e infatti lo farà presente anche alla fine del romanzo, nonostante abbia ammesso di essersi presa qualche licenza scientifica ai fini della trama.
Il problema è che Reggie avrebbe dovuto istruire la star ma dalle scene non mi è parso tale perché lo teneva lontano da tutto per paura che facesse danni (anche se ammetto che di danni ne ha fatti tanti :D). La troupe non si capisce bene cosa avrebbe dovuto riprendere visto che l'autrice ha sfruttato poco il trope della forzata vicinanza e delle scene del film e dell'addestramento. Alla fine il tutto si riapre con un colpo di scena parecchio adrenalinico che sicuramente solleva l'attenzione, ma è stata una scelta che ho condiviso poco... c'erano tanti altri temi che poteva portare avanti e approfondire e questo è sembrato un po' caduto dal pero e meno interessante di tutti gli altri, che però avrebbero fatto cadere il romanzo in trope già visti. Insomma alla fine è questione di gusti personali, io avrei gradito maggiormente questa ambientazione diversa seguendo più da vicino i trope classici del romance, magari altri gradiranno invece il fatto che l'autrice li abbia usati discostandosene poi per parlare di altro.
Mi spiace per questi dettagli che non mi hanno convinto del tutto, ma alla fine, come ho detto, sono gusti personali di chi legge. Sicuramente il libro sarebbe stato veramente più delizioso, se avesse scelto un doppio pov in prima persona che avrebbe alleggerito la narrazione in terza.
Fabiana
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