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Recensione: Non so perché ti amo di Mariana Zapata

Care cercatrici, oggi Sushka vi parla di Non so perché ti amo di Mariana Zapata, edito da Newton Compton.

Titolo: Non so perché ti amo
Autore: Mariana Zapata
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary
Pagine: 477
Costo: 5.99 ebook, 8.41 cartaceo

Trama: 
Jasmine Santos ha trascorso quasi tutta la vita sul ghiaccio: è una campionessa di pattinaggio in coppia. Ma, ora che il suo partner l’ha scaricata, non ha molte possibilità: per quanto sia talentuosa, il suo caratteraccio è un vero ostacolo a trovare qualcuno disposto a fare coppia con lei. Forse è arrivato il momento di dire addio ai pattini? Quando il campione del mondo in carica, Ivan Lukov, le chiede di diventare la sua nuova partner, Jasmine sa che potrebbe essere un’occasione unica e irripetibile. Il problema è che lei e Ivan non si sopportano e non fanno che litigare da quando erano adolescenti. Ma, se vogliono che la coppia funzioni, devono provare ad andare d’accordo… o almeno a cercare di non uccidersi durante gli allenamenti. Perché il pattinaggio è una questione di fiducia e per Jasmine e Ivan è impensabile vincere senza fidarsi l’una dell’altro. Se Jasmine vuole davvero tornare in pista, dovrà rimettere tutto in discussione. Persino il suo odio per Ivan.

Recensione:
La narratrice assoluta di ‘Non so perché ti amo’ è Jasmine una ventiseienne frustrata che si divide fra l’amore viscerale per il pattinaggio artistico su ghiaccio, e la sua particolare famiglia. Solo il padre non crede nelle sue capacità e trova ogni occasione per ricordarle la difficoltà dell’apprendimento, istigandola a iscriversi  all’università, oppure trovare un lavoro ‘serio’ che le permetta di essere indipendente economicamente. 
E’ proprio l’atteggiamento del padre a rendere Jasmine determinata nel voler vincere una medaglia, soprattutto dopo gli ultimi cinque anni passati a osservare gli altri atleti che salivano sul podio. Per lei i pattini non sono altro che un prolungamento del suo corpo, il ghiaccio è il suo elemento naturale, la competizione è la particella che unita all’ossigeno le permette di respirare regolarmente e la disciplina è incisa nel suo Dna. 
Jasmine, supportata dalla madre, fratelli e dall’allenatrice Galina, si sottopone a estenuanti allenamenti, infinite ripetizioni dei passaggi delle figure acrobatiche. Fuori dalla pista di ghiaccio frequenta regolari lezioni di pilates, danza classica, jogging, e ogni giorno si conclude con una lunga doccia gelata che lenisce ogni muscolo indolenzito. Tanto è ligia nella disciplina, tanto è poco affabile nelle relazioni con gli altri: non ha una vita sociale, l’unica amica è Karina che non sente regolarmente a causa della distanza e studi universitari di quest’ultima, non si perde in chiacchiere nello spogliatoio se non per gelare l’ambiente con le sue frasi ‘taglia e cuci’, i giornalisti non aspettano altro che un suo ennesimo sfogo al vetriolo, i fan non le piacciono, in particolar modo i bambini, e raramente pensa prima di parlare. A lei non interessa nulla di tutto ciò, ovviamente ci sta male, ma una volta che la lama del pattino tocca la pista di ghiaccio,  ogni cosa svanisce.

“Io volevo vincere. Lo volevo. L’avevo sempre desiderato. Negli anni avevo pianto, avevo accettato i lividi, le ossa rotte, i traumi cranici, i muscoli stirai, la mancanza di amici, la lontananza da scuola, avevo rinunciato all’amore, avevo ignorato la mia famiglia. Tutto per questo. Per questa passione che era più grande di tutto il resto. Per questo sport che mi aveva insegnato a rialzarmi dopo ogni caduta.”

In molti attendono il suo ritiro dalle gare per diventare un’allenatrice, ma Jasmine non vuole ancora arrendersi perché non si considera alla fine della carriera e quando inaspettatamente le viene proposto di diventare la partner per Ivan Lukov l’atleta plurimedagliato e osannato al mondo, il suo sogno sembra continuare. 
Lui è bello tanto da competere con i modelli di intimo, è ricco e famoso, nonché fratello maggiore di Karina. Ha una prestanza fisica sulla pista di ghiaccio quanto scenica davanti alle telecamere, ma solo durante la lettura si riesce a scorgere quello che c’è dietro l’apparenza e scorgere il di più che è Ivan, quel di più  che Jasmine non vuole vedere, ostinata nel rimanere sulla modalità di odio e diffidenza.

“Era sempre così. Non riuscivo a ricordare un solo giorno della mia vita in cui non mi fossi sentita delusa. Da me stessa, il più delle volte. Dannazione. Dovevo saperlo. Perché, altrimenti, sarebbe dovuto venire da me? Per propormi di diventare la sua partner fissa? Certo che no.”

L’ostilità che l’una prova per l’altro viene tenuta sotto scacco dall’unico obiettivo che a entrambi interessa: vincere in un anno tutte le competizioni migliori mondiali e poi ognuno per la sua strada. 
Allenamento dopo allenamento imparano ad avere fiducia l’uno verso l’altra, prendono confidenza con i rispettivi corpi, riescono a fingere davanti agli altri trattenendosi a fatica dall’offendersi a vicenda per ogni minima cosa e nel tempo scoprono il valore della complicità.

“Rimanemmo entrambi in silenzio e ci scambiammo un’occhiata. Mimai con la bocca le parole ‘fai schifo. E lui, con le labbra rosee, sussurrò ‘anche tu’. Udimmo un altro sospiro, ancora più rassegnato. “Ci vedo bene. So leggere il labiale. Dico a entrambi.” Non ignorai l’allenatrice come ci aveva chiesto, ma in fondo avevo promesso si non dire niente. Potevo tranquillamente muovere le labbra senza emettere suoni. ‘Sei una merda.’ La sua lingua giocherellò fra i denti, poi Ivan rispose ‘Come quella che ho davanti.”

Dicono che i migliori amici si vedono nel momento del bisogno e Jasmine si accorgerà che Ivan può essere un’ottima spalla su cui appoggiarsi e se si ha difficoltà nel chiedere aiuto, il non irrigidirsi nel sentire un abbraccio avvolgente mentre si piange, può essere un modo come un altro per farlo e lasciarsi andare.
Sono sincera, la spinta che mi ha fatta proseguire con interesse la lettura, è stata quella di trovarmi a leggere una storia reale: niente è stato affrettato, tutto aveva il suo giusto momento e nel tempo i caratteri dei due protagonisti si sono amalgamati fino a essere in perfetta sintonia fuori e dentro la pista di ghiaccio.  
Il punto debole di questo libro è il giro infinito di parole che l’autrice inserisce all’interno di ogni scena, più di una volta rompe il momento goliardico, frizzante o ritmato presente fra Jasmine e Ivan. Ho molto apprezzato il non dovermi trovare a leggere descrizioni tecniche delle figure acrobatiche o altri dettagli degli addetti ai lavori, inoltre tutti i personaggi sono, non solo caratterizzati molto bene, ma inseriti nel contesto in maniera sapiente e arguta. Il risultato finale è molto armonioso e il carattere scontroso di Jasmine riesce a bilanciare questa storia, senza farla cadere nel mieloso. 
Ora non dovete far altro che indossare un paio di pattini da ghiaccio, una calda felpa e volteggiare come una farfalla e sperare che Ivan sia il vostro partner!

Sushka



*Copia Arc fornita dalla Ce

Review party: L'infinito tra me e te di Mariana Zapata

Carissime, oggi partecipiamo al Review Party di una nuova autrice tradotta grazie alla Newton Compton che va ad arricchire una rosa di tante altre bravissime autrici di rosa. Stiamo parlando di Mariana Zapata e del suo romanzo L'infinito fra te e me in uscita il 14 giugno.
Per chi sarà presente al RARE Roma18, vi ricordo che l'autrice sarà presente.

Titolo: L'infinito fra te e me
Autore: Mariana Zapata
Editore: Newton Compton 
Costo: ebook 4,99€ - cartaceo 9,90€
Pagine: 512
Genere: Sport romance 

Trama:
Cosa siamo disposti a fare per una seconda occasione?
Autrice bestseller di USA Today e New York Times
Vanessa Mazur sa che sta facendo la cosa giusta. Non ha alcuna intenzione di sentirsi in colpa per aver mollato. Il lavoro di assistente tuttofare di Aiden Graves è sempre stato un impiego temporaneo. Lei ha altri piani per il futuro, ha delle ambizioni, e di certo non comprendono il ruolo di fatina personale di una star del football. E allora perché quando Aiden si presenta alla sua porta, pregandola di ripensarci, Vanessa esita? Per due anni, l’uomo che le televisioni chiamano “il Muro di Winnipeg” è stato il suo incubo: neanche un buongiorno al mattino, o un sorriso il giorno del suo compleanno. Era talmente concentrato sullo sport che sembrava non accorgersi nemmeno di chi o cosa lo circondasse. Cos’è cambiato, allora? Quello che Aiden chiede, per Vanessa è semplicemente incomprensibile. Dopo il modo in cui è stata trattata, lei desidera solo dedicarsi alla sua vera passione, il design, e lasciarsi alle spalle l’indifferenza. La perseveranza di Aiden sarà in grado di farle cambiare idea? In questo genere di partite, segnare un punto richiede pazienza, gioco di squadra e una buona dose di determinazione.

Per la prima volta in Italia la nuova autrice bestseller di New York Times e USA Today


«Si percepisce l’esitazione dei personaggi nell’accettare il loro amore, ma la chimica che c’è tra loro crea un risultato eccezionale.»

«Una storia romantica che cuoce a fuoco lento, deliziosa e piena di tensione grazie ai silenzi di Aiden e alla timidezza di Vanessa.»

«Che libro, wow! Questo romanzo contiene tutto ciò che ho sempre desiderato da una storia d’amore, e molto altro ancora. Fatelo vostro!»

Chi è Mariana Zapata?

Ha cominciato a scrivere storie d’amore praticamente il giorno stesso in cui ha imparato a scrivere. Quando era bambina rubava i libri dalla libreria di sua zia, sicuramente ancora prima di capirne il senso. È nata in Texas ma vive in Colorado con suo marito e due alani giganteschi, Dorian e Kaiser. Arriva per la prima volta in Italia con L’infinito tra me e te, edito dalla Newton Compton.

Recensione:

Gli sport romance sono uno dei miei grandi amori tra i romanzi, mischiano sacrificio, perseveranza, fatica, amore e spesso personaggi con un grande ego.
Non avevo mai sentito parlare di  Zapata e quindi ero molto curiosa di leggere un successo d'oltreoceano e scoprire una nuova autrice. 
Ho iniziato a leggere e subito mi sono innamorata di Vanessa Azur, difficilmente mi innamoro dei personaggi femminili spesso tendono a essere troppo damine vittoriane che cadono sotto ai cloni di Mr Grey, senza spina dorsale e offuscate da ormoni o soldi, ovviamente non tutte ma spesso mi è capitato di leggere di donne stereotipate di questo tipo. 
Van invece è una forza della natura, ha cicatrici fisiche e dello spirito ma questo non l’ha mai fermata, è una che se il mondo non va trova il modo di farselo andare, ha una determinazione ferrea dove vuole arrivare và! Ha un passato molto duro, per due anni è stata l'assistente tuttofare/ colf/ cuoca/ invisibile del "muro di Winnipeg" famosissimo difensore di football.
Finché dice basta!
Basta essere ignorata, sfruttata quasi, ha trovato il coraggio di seguire il suo sogno, ha deciso che la paura non guiderà più le sue scelte, paura di rischiare, di fallire ed essere inadeguata, ha deciso di mettere a frutto il suo talento e il frutto dei suoi sogni.

Alto un metro e novantacinque (quasi novantasei) per centoventisette chili quando non giocava, con una prestanza fisica che lo faceva assomigliare più a un eroe mitologico che al mortale medio, Aiden era una belva anche con tutti i vestiti addosso. Non aveva muscoli decorativi. Era enorme e basta. Ovunque. Non mi avrebbe sorpresa se una radiografia avesse mostrato ossa più dense del normale.
Aiden è un giocatore professionista di football, gioca in difesa dire che il gioco è la sua passione è un eufemismo, la sua vita inizia e finisce con il football.
Non ha amici, non ha svaghi, non ha hobby, non ha nemmeno amiche di letto, chiamarlo arrogante non lo trovo nemmeno corretto perché di fatto non lo è, lui è come un cavallo da corsa con il paraocchi, il suo unico obbiettivo è lo sport, il raggiungimento della più grande onorificenza sportiva il suo ultimo fine.

Aiden era il tipo di uomo che ama una cosa sola e se non eri quella, be’, peggio per te. Vi si era dedicato con tutto se stesso per così tanto tempo, da non degnare nemmeno di un’occhiata quanto lo circondava.

Risulta quasi a metà fra apatico e uno con la sindrome di asperger solo il gioco vale la pena di vivere e provare emozioni.
Se vi aspettate sesso a go go e amori improvvisi non è questo il caso, è una crescita lenta di emozioni, un rapporto che cuoce a fiamma bassa come una delicata crema, qualcosa di cui nemmeno i nostri protagonisti sono consapevoli all'inizio. 
Ma leggerlo è stato bello, sono tornata nello spirito dei primi romanzi dove importanti sono i sentimenti che evolvono e crescono, dove la lentezza è un pregio, macinando e assaporando pagine senza nemmeno accorgersene. 
Oltre a Aiden e Van ci sono altri personaggi secondari che mi hanno creato voglia di leggere le loro storie, una narrazione che si prende i suoi tempi e la crescita graduale, non un sentimento che si crea pian piano costruendolo mattoncino dopo mattoncino, fiducia, rispetto, bisogni, amore e passato. 
Quando si guarda una persona spesso ci si pone un idea per come essa si pone al mondo ma non ci chiediamo mai perché una persona è così, il nostro vissuto ci forgia e ci dà un imprinting che ci fa diventare "noi" azioni e parole, pensieri.
È un libro che tratta molte tematiche come la violenza domestica verbale o psicologica, i traumi infantili, i bagagli pesanti che ci inducono a determinare azione e "passi".
La dove superficialmente vedi egocentrismo e superficialità può esservi una corazza che ammanta un anima ferita. Forza che cela debolezza e paura.
Ma la cosa che mi ha fatto amare di più questo libro è il ripartire dai propri errori e capire il valore di cosa fino a ieri era sotto ai nostri occhi ma per noi era invisibile in sostanza la differenza fra guardare e vedere con occhi profondi e consapevoli, il prendere la propria vita e esserne padroni senza farsi tappare le ali da cicatrici e timori, con perseveranza, coraggio e fatica si può cambiare il corso della propria vita sorprendendoci. 

Ti fermi, riparti, torni indietro e ogni tanto svolti dalla parte sbagliata, ma la cosa importante da ricordare è che c’è un’uscita. Da qualche parte. Non puoi smettere di cercarla, nemmeno quando vorresti davvero fermarti. E soprattutto non puoi farlo quando sarebbe più facile e meno spaventoso seguire la corrente piuttosto che partire da sola e costruire la propria strada.

Se volete camminare, amare e rinascere con loro questo è il libro che fa per voi!

Fra