Ti aspetto a Central Park di Felicia Kingsley
Vostra Alessandra.
After midnight di Valentina Ferraro
Una di famiglia di Frida McFadden
Millie è in cerca di un lavoro per ricominciare una nuova vita. Pur non avendo referenze, riesce a farsi assumere come governante nella lussuosa villa dei Winchester. Non è esattamente il lavoro dei suoi sogni: polvere e cattivo odore invadono le stanze, e la padrona di casa, Nina, è una donna annoiata e instabile, che sembra godere nel vederla faticare dalla mattina alla sera. Però, quantomeno, Millie qui può fingere di essere un’altra e sentirsi al sicuro dalle ombre che la tormentano. Ma qualcosa non quadra in casa Winchester: la porta della sua stanza si chiude solo dall’esterno, e il giardiniere, Enzo, fa di tutto pur di metterla in guardia… ma da cosa, esattamente? Nonostante i presagi siano sempre più inquietanti, Millie deve resistere, non ha altra scelta. Quando conosce Andrew, l’affascinante marito di Nina, ha una ragione per restare e sentirsi al sicuro. Il passato non può raggiungerla. Ma Millie ancora non sa che i segreti della famiglia Winchester sono molto più pericolosi dei suoi…
Limitless-Senza pietà di Karim B.
Amo Kai, amo Trevor, amo tutti: l’intreccio corale funziona alla grande perché nessuno dei personaggi è banale. Sky resta centro di gravità, ma Trevor è il tormento che tiene vivo il libro anche quando vorresti mettere tutto da parte per la paura, per la stanchezza. I fratelli Miller — Jake, Dean, Will — tutti contribuiscono ad alzare la posta emotiva, e anche i membri dei Raiders hanno spalle larghe, ferite, peccati, ma anche desideri di redenzione. Ci sono temi che non si evitano: problemi alimentari, autolesionismo, violenza, tradimento, perdita. L’autrice non glissa, non edulcora. È doloroso, vero, e capita che certe scene tocchino corde profonde, provo rabbia, tenerezza, compassione.
L’amicizia emerge come ancora di salvezza: quando una di loro cade, le altre sono lì, anche se con i propri limiti; il supporto femminile e maschile diventa qualcosa di concreto: di voce, di sguardo, di scelta. Questa cosa mi è piaciuta molto. Però non tutto è perfetto: personalmente ho trovato che ci sia troppo sesso esplicito. Alcune scene sembrano inserite quasi per sconvolgere, per alzare l’intensità, ma finiscono per distrarre o appesantire la narrazione. Non credo che serva sempre spingere sui dettagli per far capire il dolore o la passione: in certi momenti meno sarebbe stato più potente. E poi la sfortuna: tanta, tantissima. A volte sembra che il destino sia un maglio che batte inesorabilmente su ogni personaggio, senza respirare.
È coinvolgente, certo, e rende potente il senso di rischio, di sopravvivenza, ma in alcuni momenti il peso diventa quasi schiacciante. Vorresti un attimo di pace, un respiro, un sollievo — e l’autrice ti spinge avanti, ti costringe a restare in trincea. Detto questo, chiudere il cerchio alla fine è stato soddisfacente. Karim B. le tessere le raccoglie quasi tutte: errori, perdoni, conflitti interiori, rancori. Non tutto si risolve perfettamente, e per fortuna: resta qualcosa di vero nel lasciare che anche i protagonisti portino le cicatrici.
Eppure devo ammettere che proprio nelle ultime pagine una scelta di Karim mi ha letteralmente spiazzata: non pensavo che si arrivasse a tanto e quella decisione mi ha spezzato il cuore per un personaggio che, per me, era il vero cuore pulsante della storia, quello che riusciva a portare leggerezza e forza allo stesso tempo, quello che non esitava mai a lottare per i suoi amici e a sacrificarsi quando serviva. È stato sconvolgente, doloroso e indimenticabile, una ferita che resterà impressa nella memoria e che rende questo finale ancora più potente. Ho apprezzato moltissimo anche i capitoli bonus inclusi alla fine, perché mi hanno dato l’impressione di un saluto in più, un dono che l’autrice ha voluto lasciare ai lettori, e li ho vissuti come un modo per chiudere davvero il cerchio con ancora più intensità e coinvolgimento.
Vostra Alessandra.
Mystery Royale di Kaitlyn Cavalancia
Vostra Alessandra.
The cock down the block di Amy Award
🤥 Fake Relationship
💋 Curvy Heroine
❤️ He Falls First
«Ho bisogno di un favore enorme.»
«Chiedi pure.»
«Dovresti baciarmi davanti a tutti.»
Hai presente quando ti capita l’occasione della vita?
Ecco, io sono esattamente in questa situazione.
Sono un campione di football, ma la mia carriera non c’entra nulla.
La novità è che la mia vicina di casa mi ha appena chiesto di fingermi il suo ragazzo.
Spoiler: sono davvero innamorato di lei.
Ecco perché ho un piano che cambierà le cose per sempre.
Ecco perché sono disposto a infrangere ogni regola.
Trixie sarà mia e, questa volta, non solo per finta.
***ROMANZO AUTOCONCLUSIVO***
Fin dalle prime righe ho capito che sarebbe stata una di quelle letture che ti trascinano dentro e non ti lasciano andare. La scrittura di Amy Award è leggera come una brezza, ma sa toccare corde profonde. È brillante, scorrevole, diretta, con quella musicalità che solo gli autori capaci di equilibrare ironia ed emozione sanno creare. Non ti accorgi del tempo che passa, perché la storia si fa divorare da sola — e quando arrivi alla fine, ti ritrovi con quella malinconia dolce di chi non è ancora pronto a dire addio ai suoi personaggi.
E che personaggi!
Trixie mi ha conquistata subito con la sua spontaneità, la sua goffaggine tenera e quella forza silenziosa che la spinge a non arrendersi mai, anche quando le sue insicurezze sembrano più grandi di lei. È una protagonista vera, fatta di fragilità e sogni, di paure e desideri che tutte possiamo riconoscere. La sua lotta contro il giudizio altrui, contro l’immagine imposta di perfezione, mi ha toccata profondamente. In lei ho visto la bellezza dell’imperfezione, quella che non si mostra ma si sente, quella che rende ogni donna autentica.
E poi c’è Chris — il quarterback dei Denver Mustang, bello da far girare la testa, ma soprattutto buono. Un uomo che rompe ogni cliché, perché dietro al suo aspetto da star si nasconde un’anima gentile, rispettosa, attenta. È impossibile non innamorarsi di lui, non solo per i gesti romantici o le battute argute, ma per la sensibilità con cui si avvicina a Trixie, la protegge, la comprende e la valorizza. Con lui l’amore non è un gioco di potere, ma un porto sicuro.
La loro chimica è palpabile, divertente e irresistibile — un’alchimia fatta di piccoli gesti, battibecchi dolcissimi, attrazione che cresce piano piano fino a diventare inevitabile.
E come dimenticare Luke Skycocker, il gallo più carismatico che la narrativa romance abbia mai conosciuto? Un personaggio a sé stante, capace di rubare la scena con un semplice verso, di alleggerire anche i momenti più intensi e di far ridere fino alle lacrime. È l’elemento surreale che rende questa storia unica, un tocco di follia e tenerezza che trasforma ogni scena in qualcosa di memorabile.
Ma quello che mi ha colpita più di tutto è l’equilibrio perfetto che Amy Award ha saputo mantenere tra leggerezza e profondità.
Sotto la superficie brillante e spassosa di una commedia romantica si nascondono temi importanti — il body shaming, la paura del giudizio, l’autostima, il diritto di sentirsi abbastanza anche quando la società ti fa credere il contrario. L’autrice affronta tutto con una delicatezza disarmante, senza mai appesantire la narrazione. Ogni riflessione nasce naturalmente dai gesti e dalle parole dei personaggi, rendendo la storia non solo romantica, ma anche umana e vera.
I personaggi secondari poi meritano una menzione speciale: non sono mai semplici comparse, ma parti vive di un piccolo mondo che pulsa di realismo e affetto. Amici, familiari, colleghi — ognuno porta qualcosa, una sfumatura, un sorriso, un momento di riflessione. È come se tutti insieme costruissero una comunità che ti accoglie e ti fa sentire a casa.
Durante la lettura mi sono trovata a sorridere come un’adolescente, a ridere a voce alta, ma anche a commuovermi nei momenti più intimi e sinceri. È una storia che scalda il cuore, che fa bene all’anima, che ti regala quella leggerezza che solo le commedie romantiche scritte con intelligenza e sentimento sanno dare.
Quando ho chiuso il libro, ho provato quella sensazione meravigliosa di appagamento misto a nostalgia — come quando finisce una vacanza che non volevi terminasse.
Trixie, Chris e persino Luke Skycocker sono rimasti con me, a ricordarmi che l’amore vero nasce spesso nei modi più inaspettati, che la bellezza non ha misure e che ridere è la forma più pura di felicità.
Amy Award è stata una scoperta straordinaria.
Con The Cock Down the Block ha dimostrato che si può scrivere una storia brillante, sexy, ironica e al tempo stesso dolcissima, capace di far sognare e riflettere senza mai perdere il sorriso.
So già che leggerò ancora di lei, perché ha quella magia rara che trasforma una semplice commedia romantica in un piccolo pezzo di felicità da custodire nel cuore.
Vostra Alessandra.
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