Recensione

Non voglio mica la luna di Abby Jimenez

aprile 17, 2024 Aurelia 0 Comments

Hello readers, il nuovo romanzo letto per il blog e di cui vi parlo oggi si intitola Non voglio mica la luna scritto da Abby Jimenez e pubblicato dalla Newton Compton Editori.
Titolo: Non voglio mica la luna 
Serie: The friend zone 
Autrice: Abby Jimenez 
Editore: Newton Compton Editori 
Genere: Contemporany Romance
Pagine: 414 
Costo: EBook €5,99 Cartaceo €12,26
Data Pubblicazione: 12 Aprile 2024
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The friend zone 
The Happy Ever After Playlist
Sloan Monroe è una giovane e talentuosa artista, che non riesce più a dare la giusta direzione alla sua vita. Fino a quando si trova a condividere un bizzarro viaggio in macchina con un cane scodinzolante, balzato all’improvviso sul sedile del passeggero. Dal momento in cui ha incrociato i suoi dolci occhi da cucciolo, Sloan si è sentita per la prima volta sicura di qualcosa. E Tucker, questo il nome riportato sul collare, è diventato presto una parte fondamentale delle sue giornate. Sono trascorse settimane da allora e, dopo decine di chiamate e messaggi senza risposta al numero sulla medaglietta, Jason, il proprietario di Tucker, si fa vivo. A quanto pare è un musicista, momentaneamente in tour in Australia. E dice di rivolere indietro il suo cane. Sloan, però, non ha la minima intenzione di consegnare Tucker a qualcuno che non è in grado di prendersene cura. Ma se le intenzioni di Jason fossero sincere? Messaggio dopo messaggio, la sfida a distanza per scoprire chi tra loro due merita di accudire Tucker potrebbe avere risvolti romantici del tutto inaspettati soprattutto quando si incontreranno di persona...
Un incontro inaspettato.
Due sconosciuti agli antipodi.
Un simpatico cagnolino che li farà innamorare.

«Uno humour irresistibile e un romanticismo travolgente.»
Casey McQuiston, autrice del bestseller Rosso, bianco & sangue blu
«Un’autrice che riesce a trasmettere emozioni forti senza mai perdere la sua ironia.»
Publishers Weekly
«Il mix perfetto di intelligenza, batticuore e divertimento.»
Kirkus Reviews

Abby Jimenez
È una scrittrice di romanzi rosa contemporanei che vive in Minnesota. Nel 2007 ha fondato Nadia Cakes, una pasticceria di successo specializzata in cupcake. Da allora ha aperto diverse sedi in due Stati, ha vinto numerosi concorsi su Food Network e ha conquistato un vasto seguito internazionale. La Newton Compton ha pubblicato Restiamo solo amici, Perfetti innamorati. Life’s Too Short e Non voglio mica la luna.
La Jimenez si conferma una maestra con la sua penna, creando storie, personaggi, situazioni che fin dalla prima pagina ti catapultano in una sorta di universo parallelo.
La protagonista di questa storia è Sloan, artista di talento; al momento la sua vita è in una sorta di stand by dove ogni cosa è sempre uguale, dove la strada della vita sembra proseguire per forza di inerzia. Tutto sembra cambiare nel momento in cui si ritroverà in macchina a proseguire verso la sua meta con un cane trovato per strada; il cane dallo sguardo più dolce che abbia misto che riesce ad accendere qualcosa in lei. Il cane in questione si chiama Tucker, come c’è scritto sulla sua medaglietta insieme ad un numero di telefono, si presuppone del suo proprietario, anche se è una segreteria che risponde. 

Sloan dopo tanti messaggi e chiamate fatte, finalmente avrà una risposta. Il proprietario di Tucker é Jason ed è un musicista in viaggio.
Attraverso i vari messaggi che si scambiano, Sloan e Jason si contendono la custodia di Tucker come due genitori preoccupati per benessere del proprio figlio. Sloan che si è legata a Tucker, é diffidente nei conforti di Jason che sembra non essere in grado di occuparsi del cane. Da qui i messaggi si susseguono a colpi senza sosta, indirizzandoli in modo inconsapevole verso qualcosa di nuovo, emozionante e a tratti pauroso.
 
🖌️ Volevo stare un giorno in più con Tucker. Ma il pensiero di andare in giro con Jason mi intimidiva. Sembrava troppo un appuntamento. E lui mi piaceva, me ne rendevo conto. Mi piaceva parlare con lui. Andavamo molto d’accordo, era pazzesco. E io me la facevo sotto.
🎸 Non mi ero reso conto di quanto non vedessi l’ora di giocare con Sloan ogni giorno, fino a quando non mi accorsi che avrebbe potuto smettere di accettare le mie sfide. Era una tipa divertente. Mi piaceva parlare con lei. Mi piaceva anche sapere quel che stava facendo Tucker. Sembrava una pin-up degli anni Cinquanta. Tutta tatuaggi e curve. Capelli lunghi, sciolti sulle spalle, bagnati alle estremità. Intelligente, divertente, bellissima.

É stato incredibile come Non voglio mica la luna mi abbia sorpresa e fatto piangere, ed era da un po’ che non accadeva. Ho aperto la prima pagina, dopo aver riletto la sinossi e mi ci sono buttata a capofitto rendendomi conto che apparentemente Sloan con le sue difficoltà e le sue ansie, sia finalmente riuscita ad uscire dal guscio buio della sua vita, immergendosi in una realtà con Tucker ma soprattutto con Jason che gioca a carte scoperte, rendendolo l’uomo perfetto.

Sembra il finale da favola vero? Finalmente la ruota che gira nel verso giusto. Invece no. Ti accorgi pagina dopo pagina che la vita vera è davvero altro, e che per quanto tutto sembra essere troppo perfetto, si arriva ad un certo punto in cui mettere le virgole non basta più, come neanche i punti e l’andare a capo.
É un colpo al cuore la storia di Sloan e Jason, la complicità che si crea fin da subito é incredibile, la dolcezza, la pazienza, la comprensione, la semplicità del loro rapportarsi e del sentirsi bene l’un con l’altro.
 
Questa storia attraversa diversi gli stati d’animo dell’essere umano, le zone felici e spensierate dov’è tutto sembra idilliaco, per poi passare agli strati più profondi, quelli in cui c’è troppo da analizzare e poco da scegliere se non il sacrificio.
 
Forse bisogna scendere nel baratro per capire davvero cosa fare di sé stessi; giù, in basso? O farsi forza e ricostruire nuove fondamenta?
C’è tanta ilarità, delicatezza, dolcezza, semplicità e bellezza in questo romanzo, eppure come un alone, anche la sofferenza profonda fa da contorno. Vecchio e nuovo si mescolano, ricordi di un passato più vecchio si fonde ad un passato più recente; il tempo scorre inesorabile quando ci si impegna a seguire una scaletta già scritta o quando ci si impegna a riempire gli spazi vuoti delle giornate, ma, per quanto si cerca di lenire il dolore, la mancanza, la delusione, l’amore, quello non si riesce mai a rimpiazzare con nulla, se non con la persona a cui quel sentimento è legato.
 
Perdita: Improvvisa mancanza, per lo più totale e permanente, di una determinata disponibilità, associata spesso a detrimento, danno, rovina: la p. della vista; ebbe gravi p. al gioco; la p. di una nave; riferito a persone, vi si associa il sign. di ‘morte’.

Perdita, una parola che associamo a diverse situazioni, perdiamo soldi, oggetti, il treno, eppure possiamo lavorare e recuperare soldi, ricomprare gli oggetti persi o sostituirli, aspettare il prossimo treno; ma perdere una persona? Perdere perché morta, perdere perché separati, perdere dopo un litigio. Come si fa a sopravvivere se quella persona persa ci manca irrimediabilmente a prescindere da come?

Non voglio mica la luna é quella playlist speciale fatta da tracce diverse: é quella canzone che ascolteresti in loop quando sei felice, é la colonna sonora senza parole quando hai bisogno di rilassarti, é quel pezzo dance quando hai bisogno di ballare e ridere, una musica dolce quando sei con la persona che ami ed è una traccia straziante messa in repeat quando il dolore è troppo e non riesci ad ascoltare altro accompagnate dalle lacrime, tormento, amarezza; é poi c’è la traccia speciale quella che ascolti
✒️Aurelia








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