Finding Melodie di Laura Rossi
Care lettrici oggi vi parlo di Finding Melodie di Laura Rossi edito da Triskell Edizioni.
Care lettrici oggi vi parlo di Finding Melodie di Laura Rossi edito da Triskell Edizioni.
Care lettrici oggi vi parlo di: Io al posto tuo di Valentina Torchia edito da DeA.
Olimpia Stone è una giornalista newyorkese col grande sogno di diventare capo redattrice di Pinkette Magazine, la rivista più glamour di tutta la Grande Mela. Il giorno della sua fantomatica promozione, però, Johanna, la sua responsabile, le dà l’infausta notizia: Olimpia sì diventerà capo redattrice, ma di Sparkle Magazine, la rivista del paesino del Wyoming, Crimson Pine.
Per Olimpia è un incubo, non solo deve lasciare la sua amata città , ma becca pure il suo fidanzato mentre se la spassa con un’altra sul loro divano.
Non c’è più nulla che la tiene a New York, a parte sua sorella Kelly, perciò decide di accettare il lavoro a Crimson Pine.
All'inizio odia il posto in cui si trasferisce, Crimson Pine non è New York sotto molti punti di vista. Qui la gente gira con cappelli da cowboy e camicie a scacchi, e l’evento di maggior prestigio è il rodeo storico del paese.
Quando poi scopre di dover alloggiare in un ranch, in compagnia di un cowboy tutt’altro che amichevole, la situazione non migliora.
Kyle Lock, il cowboy poco amichevole, di certo non aiuta Olimpia ad apprezzare il posto. Lui odia lei e lei odia lui.
Una persona del suo passato l’ha spinto a essere molto diffidente nei confronti dei cittadini e di chiunque arrivi dalle grandi città .
I due, però, saranno obbligati a convivere in quanto vicini di casa al Lock’s Ranch di cui lui è proprietario.
Tra battibecchi, litigi e cavalcate notturne, Kyle e Olimpia riusciranno a sopravvivere o si renderanno presto conto che questa non è una commedia romantica?
Lei con i suoi vestiti alla moda, tacchi, i locali modaioli, il suo giornale il Pinkett Magazine, dove ha dedicato tutta la sua vita e che invece adesso le gira le spalle spedendola in Wyoming a risollevare le sorti di un giornale locale.
Ve la immaginate? La ragazza della Grande Mela, con i suoi mille impegni, la vita scandita da un'organizzazione quasi maniacale. Con le sue amate scarpe con i tacchi alla moda. Il lavoro dei suoi sogni come caporedattore della rivista Pinkette Magazine dove lavora da anni, e che improvvisamente si ritrova nel Wyoming, nella terra dei cowboy, a dirigere una rivista di una piccola cittadina sperduta.
Abituata da sempre a destreggiarsi nella Grande Mela si ritrova a vivere tra terra, sterco e stivali da Cowboy.
Fin da subito prova una certa riluttanza verso gli abitanti di Crimson Pine, definendoli buzzurri; certo se passiamo dalla città del cemento e dello smog a una dove terra e animali la fanno da padrona, è normale per lei trovarsi fuori dal mondo, dove tutto diventa sporco e puzzolente.
Per Olivia scappare gambe levate sarebbe semplice, ma questa è una grande opportunità , certo non è il Pinkett Magazine di NY, ma lei sa il fatto suo e metterà in pratica tutto ciò che ha imparato per dare nuova luce alla rivista Sparkle Magazine, e poi potrà tornare nella sua città !
Ma non ha fatto i conti con un cowboy in particolare che metterà a dura prova la sua sanità mentale!
Quel cowboy scostumato è in grado solo di cambiare umore come io mi cambio le mutandine
Per Kyle, fisico scolpito, sorriso da infarto, e un carattere burbero, la straniera non la digerisce proprio, e cerca in tutti i modi di farla desistere dal restare a Crimson Pine.
Fin dal primo incontro con Kyle, l'astio e l'antipatia è palese; si detestano per motivazioni differenti eppure spesso si trovano in continuazione a scontrarsi, litigare, nonostante dopo giorno l'attrazione cresce allo stesso livello del divertimento che i loro siparietti regalano al lettore.
Deve andarsene da Crimson Pine, devo riuscire a liberarmi di lei.
Ma Olimpia non si fa certo mettere i piedi in testa da un cowboy da strapazzo poiché per quanto arguta, simpatica, bellissima con i suoi capelli rossi, e maldestra come una bambina, si fa detestare per i suoi pregiudizi.
Scontrarsi e allontanarsi per poi avvicinarsi e condividere piccoli momenti, lentamente l'attrazione avrà vita propria prendendo il sopravvento su entrambi e ribaltando ogni cosa.
Eppure, nonostante mi dolga ammetterlo, con Kyle sto bene. Mi… piace. I nostri bisticci e il continuo rimbeccarci mi solleticano lo stomaco, rendono vivo il rapporto.
Foxy è… beh, lei è semplicemente foxy, con quella parlantina travolgente, il sorriso sincero. L’unica donna che mi abbia mai tenuto testa.
Francesca, con uno stile fresco e divertente, mi ha fatto dono di una storia con un impatto emotivo davvero forte, è riuscita a mettere insieme una storia come questa che di romantico non ha nulla.
Olivia e Kyle sono i poli che non potranno mai attrarsi, anzi nulla lo fa pensare se continuano con i loro infiniti battibecchi: ci sono stati momenti in cui avrei voluto prendere le loro teste e farle cozzare insieme! Sono stati due testoni di grosso calibro! Ma le soddisfazioni le vogliamo mettere? Ho amato quel modo sottile di Francesca per descrivere e far sentire quelle grandi difficoltà che nella vita spesso alcuni si ritrovano a vivere. Una frase detta ridendo ma che nasconde disagi o dolori che non si sono cicatrizzati completamente.
Su un'isola è facile che le vite di tutti si intreccino.
È ciò che accade a Ginevra, Carlotta e Arianna; tre donne che non potrebbero essere più diverse, ma le cui storie si intrecciano, legandole in modo indissolubile.
Ognuna di loro porta sulle spalle bagagli pesanti: errori, paure, sogni riposti in un cassetto mai più aperto, tante domande e poche risposte.
Insieme tenteranno di trovare una direzione e il coraggio di fare un salto nel vuoto per realizzare un sogno, lasciarsi travolgere da un amore e rinascere.
Tra i viottoli del borgo di Giglio Castello si respirano amore e amicizia e tra liti, passioni e lotte per liberarsi da vecchie catene, le tre amiche cercheranno la strada per la felicità .
Forse un obiettivo banale, così come trovare l'amore, ma lo è davvero?
“Non si può trattenere una persona, si può solo lasciarla libera e sperare che, in questa libertà , compia la scelta di stare con te. Questo si era detta e, anche se ne era convinta, aveva sentito il sadico bisogno di vederlo da lontano, guardarlo, mentre sceglieva di andarsene da lei, da loro.”
Eccoci di nuovo qui a parlare di libri…che è una delle cose che amo di più fare. Oggi poi vi parlerò di un libro che aspettavo da un po’ di leggere…La teoria dell’amore (im)perfetto, ultimo romanzo scritto da Sara Pratesi.
Ho amato ogni libro scritto da Sara ed ero molto curiosa di leggere questo perché sapevo che si stava cimentando in un genere nuovo per lei.
Questa curiosità era però anche un po’ mista a quella che chiamerò “ansia da prestazione”. Sara, con il tempo, è diventata mia amica, una tra le mie più care amiche e, come ben capirete, non è facile andare a recensire il libro scritto da un’amica. C’è sempre un po’ il timore di non riuscire ad essere imparziale e c’è un po’ anche il timore di deludere quell’amica.
A libro finito, so che riuscirò ad essere imparziale…e lo so perché questo libro ha scatenato in me una marea di emozioni. Più di una volta mi sono ritrovata con gli occhi pieni di lacrime perché quelle che erano le emozioni provate dalle protagoniste di questo bellissimo romanzo era come se, in alcuni momenti, uscissero dalle pagine del libro per piombarmi addosso…le ho proprio sentite sulla mia pelle.
Le protagoniste di questo libro e di questi amori (im)perfetti sono tre amiche…tre donne con tre storie e tre vissuti differenti ma soprattutto tre donne alla ricerca di una seconda possibilità per essere felici.
Ho amato Ginevra, Carlotta e Arianna e ho amato le loro storie e i loro modo di reagire alla vita per poter tornare finalmente ad essere felici.
Questo è un libro che ci parla di amicizia…delle nuove amicizie e di quelle amicizie che sembrano perdute ma che in realtà perdute poi non sono perché basta veramente poco per farle rifiorire. Ed è un libro che ci parla di amori…di quegli amori imperfetti ma che proprio grazie alle loro imperfezioni, diventano poi perfetti…perché di veramente perfetto nella vita forse non c’è nulla mentre non c’è niente di più bello dell’accettarsi così come si è…con le proprie imperfezioni…perché ogni persona, ma anche ogni amore è “perfettamente imperfetto” (frase questa che, un po’ di tempo fa ho deciso di
tatuarmi per non dimenticare mai che siamo tutti “perfectly imperfect”).
In questo libro troverete una Sara Pratesi sicuramente diversa da quella che avete imparato a conoscere attraverso i suoi precedenti romanzi ma penso anche che troverete una Sara Pratesi in un certo senso più vera e anche più matura.
Questo è un romanzo facile da amare e che si fa leggere tutto d’un fiato, perché ti travolge in un vortice di emozioni che arrivano dritte al cuore e che rendono difficile interrompere la lettura.
Diverse sono le tre storie di Carlotta, Ginevra e Arianna e diverse sono le emozioni che ci regalano, perché diverso è il loro vissuto e diverso è il loro dolore.
Forti della loro amicizia, insieme riusciranno a riprendere in mano la loro vita e a ritrovare quella felicità che tutte e tre si meritano. Questo romanzo ci insegna che il dolore va attraversato e vissuto ma che tutti poi possiamo tornare a sorridere e ad essere di nuovo felici.
In questo romanzo amicizia e amore si fondono dando alle tre protagoniste quella forza che un po’ era venuta meno e questo perché insieme tutto è più facile da affrontare.
Non so dire quale delle tre protagoniste io abbia amato di più…quale storia io abbia amato di più…so che ognuna mi ha lasciato qualcosa e che ognuna, a modo suo, mi ha emozionata strappandomi qualche lacrima. Forse solo in un momento ho sentito Ginevra vicina a me perché la sua storia ha riportato a galla dei ricordi legati al mio passato. Non vi dirò però di più perché non amo raccontare scene dei libri che recensisco per non togliere, a chi li leggerà dopo di me, il piacere di scoprire tutto pagina dopo pagina.
Che dire poi dell’ambientazione…Sara Pratesi per raccontare le storie di Arianna, Carlotta e Ginevra ha scelto un’ambientazione forse un po’ inusuale ma comunque bellissima…l’Isola del Giglio. Il Giglio è uno di quei posti che mi piacerebbe tantissimo visitare e ritrovarlo nelle pagine di questo libro ha aumentato la mia voglia di fare una piccola vacanza lì. Se mai dovessi riuscire ad organizzarla, porterò con me questo libro per andare a scoprire i posti che Sara ha ben descritto.