Love Interest di Clare Gilmore
Care lettrici oggi vi parlo di Love interest di Clare Gilmore edito da Hope edizioni.
Sono belle le parti romantiche, così belle che sembrano scene di un film, dolce, tenero, romantico, così come la fine...
La genesi di Evangeline di Rachel Jonas
Care lettrici oggi vi parlo di La genesi di Evangeline di Rachel Jonas edito da Grey Eagle Publications.
Le ventisette sveglie di Atena Ferraris di Alice Basso
Carissime lettrici oggi vi porto nel mondo di Atena Ferraris, con il libro Le ventisette sveglie di Atena Ferraris, un universo fatto di logica, ventisette sveglie, risate irresistibili e una sensibilità che arriva dritta al cuore. Un mondo dove l’ironia incontra l’emozione e dove solo Alice Basso poteva farci ridere, riflettere e innamorarci… tutto insieme. Questo libro è edito da Garzanti.
Hopeless di Colleen Hoover
Leggere Hopeless di Colleen Hoover è stata un’esperienza che mi ha travolta completamente, come un’onda che ti prende e non ti lascia più andare. Non è solo un libro: è un viaggio dentro le paure, i segreti, i desideri e le fragilità dei suoi personaggi. Sky e Holder non sono semplici protagonisti; sono voci vive, pulsanti, che ti parlano direttamente al cuore, ti fanno respirare, tremare e sperare con loro.
Ho iniziato a leggere con il cuore in gola e pagina dopo pagina mi sono ritrovata accanto a Sky, a Holder, a ogni sua insicurezza, a ogni momento di dolore e di gioia. Sky è una ragazza che ha vissuto nell’ombra del proprio passato, senza conoscere la leggerezza dei sentimenti autentici, senza sapere cosa significhi davvero fidarsi o lasciarsi amare. E quando i segreti iniziano a emergere, quando la verità, dura e spaventosa, bussa alla porta, il romanzo diventa qualcosa di più di una semplice storia d’amore: diventa un percorso emotivo intenso, potente, che lascia il segno.
Colleen Hoover affronta temi difficili con una delicatezza incredibile ma senza edulcorare nulla: il trauma, la vergogna, la sofferenza, ma anche la possibilità di riscatto e rinascita. La scrittura è immersiva, capace di farti ridere, sospirare, stringerti il petto e al contempo offrirti respiri di speranza. Ogni dialogo è vivo, ogni emozione palpabile. Le scene romantiche e quelle dolorose si bilanciano perfettamente: ci sono momenti che ti fanno desiderare che la vita dei personaggi fosse diversa, e momenti che ti ricordano che alcune cicatrici non si chiudono da sole, ma che anche nel dolore c’è bellezza.
E poi c’è Holder, con la sua complessità e vulnerabilità, la sua capacità di amare e proteggere, di cadere e rialzarsi. E Sky, con la sua forza silenziosa, il suo coraggio di affrontare un passato che avrebbe potuto spezzarla, ma che invece la rende incredibilmente reale e straordinaria. Vederli insieme crescere, imparare a fidarsi, a vivere e ad amare, è un’esperienza che ti entra dentro.
Se proprio voglio trovare una piccola riserva, alcune rivelazioni sono davvero travolgenti e arrivano come pugni nello stomaco, e a tratti la tensione emotiva potrebbe essere stata calibrata in modo più graduale. Ma queste sono sfumature davanti alla potenza della storia: Hopeless non è perfetto in senso tecnico, ma è perfetto in quanto a cuore, emozione e impatto.
In definitiva, Hopeless non è solo un libro da leggere: è un libro da vivere, da sentire sulla pelle, da portarsi dentro anche giorni dopo aver chiuso l’ultima pagina. È una storia che fa male, che fa sperare, che fa sognare e che insegna che la verità, anche quando brucia, è l’unica via verso la guarigione. Se cercate un libro che vi scuota, vi faccia piangere e sorridere, che vi regali un amore indimenticabile e vi faccia riflettere sul valore della speranza e della resilienza, Hopeless è assolutamente imperdibile.
Hamartìa di Rossana Soldano
Un romanzo che non si legge soltanto, si attraversa.
Ci sono romanzi che accarezzano l’anima, e poi ci sono quelli che la scuotono. Che ci entrano dentro in punta di piedi, con dolcezza, e poi restano lì, a fare rumore anche dopo l’ultima pagina.
Hamartía è tutto questo: intimo, intenso, poetico, coraggioso.
Rossana Soldano ha avuto l’audacia, rara e preziosa, di scegliere un punto di vista scomodo, fragile, profondamente umano: quello di Lucas, protagonista e voce narrante di questo romanzo ambientato nella Roma di fine anni Sessanta. Un’epoca di transizione, di lotte interiori e sociali, di trasformazioni silenziose e urla soffocate. Un periodo storico che l’autrice non si limita a ricostruire, ma fa rivivere, attraverso dettagli, atmosfera, odori, silenzi e dialoghi che sanno di verità.
Lucas è un personaggio conflittuale, contraddittorio, struggente, eppure mai respingente. La sua voce è un flusso interiore che oscilla tra malinconia e lucidità, paura e desiderio, razionalità e istinto. La sua prospettiva, così intima e tormentata, non è facile da accogliere. Non perché manchi di bellezza o intensità, ma perché ci costringe a fare i conti con ciò che di solito teniamo nascosto: le nostre ombre, le parti fragili, le ambiguità che la società ci insegna a negare.
Ed è proprio questo il coraggio di Hamartía: scegliere il lato più umano, quello imperfetto, quello che sbaglia, che inciampa, che si fa domande scomode.
È un romanzo che non ha paura di rallentare. Si prende il suo tempo — con rispetto, con cura — per far evolvere ogni dinamica, per permettere ai personaggi di respirare. In un’epoca narrativa che spesso punta tutto sul ritmo e sull’azione, Rossana Soldano ci restituisce la bellezza dell’attesa, della costruzione lenta ma profonda dei legami. Lucas e Cristiano non si incontrano: si scoprono. E nel farlo, scoprono se stessi.
Il loro rapporto è la spina dorsale del romanzo, ed è tutto fuorché semplice. È fatto di tensione, attrazione trattenuta, di silenzi pesanti e gesti che valgono più di mille parole. Eppure, c’è una delicatezza rara nel modo in cui l’autrice descrive questa passione: sensuale e intensa, ma mai esplicita, mai gridata. C’è desiderio, sì, ma filtrato attraverso la psiche e l’anima dei protagonisti, più che attraverso la loro fisicità. E questo, oggi, è un atto di finezza narrativa che merita di essere sottolineato.
Accanto ai due protagonisti troviamo un coro di personaggi secondari ricchi di sfumature, mai sacrificati a comparse. Ognuno ha una voce, un carattere, una funzione narrativa e simbolica. Ognuno di loro porta dentro il peso del proprio tempo, dei propri limiti, delle proprie scelte. Ed è impossibile non amarli, anche quando sbagliano, anche quando fanno male. Perché sono vivi, tridimensionali, umani fino all’osso.
Un altro protagonista silenzioso, ma potentissimo, è la Roma di quegli anni: maestosa, decadente, quasi mitologica. Non è solo uno sfondo, ma una presenza viva che accompagna la narrazione. Si insinua tra i vicoli, nei tramonti sul Tevere, negli angoli nascosti lontani dal turismo di massa. È una città che, come i protagonisti, sta cercando se stessa, sospesa tra bellezza e rovina.
La scrittura di Rossana Soldano è di una bellezza disarmante. Elegante, poetica, ma mai pretenziosa. Riesce ad essere emozionante senza diventare mai retorica. Ogni parola è scelta con cura, ogni frase sembra suonare come una nota precisa in una melodia malinconica e profonda. Ci sono pagine che sembrano poesia, e altre che trafiggono come lame affilate. Ma in tutte, si sente la verità del sentire umano. E poi c’è quel titolo: Hamartía, la “colpa tragica”, l’errore fatale, la frattura che cambia il corso della vita. Ma qui, l’hamartía non è una colpa da espiare. È una ferita da attraversare, un invito a guardare in faccia le proprie debolezze e accettarle. A non negarsi l’amore, anche quando non segue le strade convenzionali. A non respingere la luce, solo perché si ha paura del proprio buio.
Hamartía è un romanzo che non si dimentica. Non è un libro da leggere con leggerezza, ma uno da portare con sé, da sentire dentro, da lasciar decantare.
È coraggioso, delicato, destabilizzante e profondamente umano. È il tipo di libro che ti fa crescere mentre lo leggi. Che ti spinge a guardarti dentro, a chiederti chi sei, cosa desideri davvero, e cosa sei disposto a perdere o a rischiare pur di essere te stesso.
Non capita spesso di imbattersi in storie così autentiche, scritte con l’anima e non solo con la penna.
Rossana Soldano ha donato al lettore un romanzo potente e necessario.
Un romanzo che, senza urlare, riesce a dire tutto.
Heart on fire di Charlotte Rose
Il Cuore della Regina di Nisha J. Tuli
Bentrovati lettori, oggi vi parlo dell’ultimo volume de Urano Saga della bravissima Nisha J. Tuli con il titolo Il Cuore della Regina pubblicato dalla Newton Compton Editori
Nisha J. Tuli
L’erede di Heart è risorta dalle ceneri contro ogni previsione
In un intricata rete di magia, vendetta, potere, desideri, si scopre pian piano, quanto la vita dei due eredi sarà messa a dura prove dalle circostanze, dai nemici, ma sopratutto da chi cerca l’assoluzione agli errori del passato.
Lor e Nadir attraverso la magia, ma sopratutto con il loro amore forte e potente, arrischieranno la loro vita e il loro futuro per evitare la distruzione di Urano; prove su prove, pericolo, lacrime,ma sopratutto determinazione, sono il leit motiv che li condurranno verso la meta della salvezza dell’umanità, ma di loro cosa ne sarà?
Sono davvero dispiaciuta di pubblicare questa recensione a distanza di mesi dalla sua pubblicazione, ma gli eventi non sempre piacevoli, le situazioni, i problemi che la vita pone, mi hanno costretta a leggere Il cuore della Regina a piccoli sprazzi, isolandomi, anche per poco e dedicando la mia attenzione a questa combriccola, che insieme, nel lungo percorso , sono diventati famiglia.
Come i precedenti libri, anche quest’ultimo mantiene un bel ritmo, dove realtà e fantasia si mescolano perfettamente insieme; non starò a nominare i diversi personaggi che accompagnano Lor e Nadir tra le strade di Urano e nei diversi Regni, ma vi basti sapere che ogni uno di loro partecipa attivamente alla sconfitta del male, nonostante cerchi di palesarsi in ogni dove.
L’amore verso il proprio compagno o compagna, l’amore verso il proprio popolo, le ingiustizie e le angherie; é sempre lui che spinge, che vibra, vibra , che dà forza e resiste, verso sconfitta del male. Magari fosse così anche nella realtà…
Mi dispiace un po’ lasciar andare Lor; questa super ragazza tosta che ha affrontato con una forza inaudita ogni avversità che ha trovato sul suo cammino; insieme a Nadir poi, nonostante i cedimenti, diventa inarrestabile! Ah l’amore cosa fa!
The painter of scandals di Eleonora Fadda





















